“Testimonianze di legalità”, studenti e Cgil depongono corona di fiori in piazza Lazzarini
SCIACCA. “Le idee di Giovanni Falcone, così come quelle del nostro concittadino Accursio Miraglia e di tanti altri grandi siciliani caduti nella lotta contro la mafia e contro la mentalità mafiosa continuano a camminare nei giovani, nelle nuove generazioni. Ed è questo che ci fa ben sperare. Il sacrificio di chi è morto per un ideale di giustizia e di legalità non è stato vano”.
Sono parole dell’assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Salvatore Mannino che questa mattina ha preso parte a una iniziativa promossa dalla scuola media Inveges e che ha avuto il patrocinio del Comune di Sciacca, in cui si sono volute commemorare le vittime della strage di Capaci, e tutte le vittime cadute per mano della criminalità organizzata, con il progetto scolastico “Testimonianze di legalità” e il coinvolgimento attivo degli studenti.
In corteo, una rappresentanza degli studenti delle terze classi della scuola Inveges, diretta dalla dirigente Mariangela Croce, ha raggiunto con le docenti piazzetta Lazzarini per deporre una corona di fiori nel monumento che ricorda il sindacalista e segretario della locale Camera del Lavoro Accursio Miraglia, alla presenza del presidente della Fondazione Miraglia, Nico Miraglia, di rappresentanti istituzionali, sindacali e dell’associazionismo. È intervenuta una delegazione della Cgil guidata dal segretario provinciale Alfonso Buscemi.
Un momento al quale ne è seguito un altro: un incontro a scuola con tutti gli studenti delle terze ad ascoltare la testimonianza di Nico Miraglia e quella di un ultranovantenne che ha conosciuto il padre.
“Un momento importante – dice l’assessore Salvatore Mannino – che testimonia lo straordinario lavoro svolto nelle nostre scuole per rendere i ragazzi consapevoli della società in cui vivono, della storia degli uomini che hanno combattuto per loro e le cui idee, sempre vive, sempre attuali, chiedono di camminare con le loro gambe. E oggi, guardando negli occhi i ragazzi dell’Inveges, ne ho avuto testimonianza”.