Terremoto acqua, Konsumer: “I sindaci scoprano le carte del gioco per evitare che i cittadini restino all’asciutto”

PROVINCIA DI AGRIGENTO. In merito alle dimissioni del commissario prefettizio della Gestione del SII dell’ATI Ag9, avvocato Giuseppe Massimo Dell’Aira, c’è una riflessione del presidente dell’associazione Konsumer, Giusjeppe Di Miceli.
“Questo evento è dovuto alla paralisi della gestione del servizio idrico agrigentino per un conflitto di attribuzioni tra le Istituzioni interessate, quella prefettizia che vuole garantire la gestione del servizio nei confronti dei cittadini e quella giudiziale che vuole garantire i creditori della stesso servizio”, dice Di Miceli il quale chiosa che “è come un gatto che si morde la coda, o come quella coperta che non copre tutto il corpo ma in base alle circostanze che si verificano, una volta copre il capo e l’altra i piedi in base a dove si tiri e la parte che si vuole coprire”.

E’ duro il presidente della Konsumer e imputa il grave impasse “alla volontà dei sindaci agrigentini di non decidere” Dopo essere trascorso un tempo troppo lungo, “i sindaci, nel settembre del 2019, hanno individuato la forma di gestione del servizio idrico ma non l’hanno costituita”.

“Di chi è la colpa?”. Il punto di domanda è di Di Miceli. “Dei consigli comunali che non hanno approvato lo statuto o della Regione Siciliana che ha commissariato quest’ultimi nel settembre 2020 ma ad oggi ancora non approva definitivamente e procede più lentamente del dovuto?”. Per Konsumer la risposta è “nemmeno”.

E’ un rompicapo, dunque. “Tranquilli siamo nella terra di Pirandello e fino a quando il cielo di carta che sta sopra di noi non si romperà, non conosceremo il burattinaio che muove le fila. Oggi la gestione prefettizia del servizio, in capo all’ingegnere Venuti e all’avvocato Dell’Aira, ha garantito da quasi 2 anni e mezzo, che l’acqua continuasse ad arrivare nelle abitazioni dei Cittadini. Sin dal loro insediamento abbiamo seguito l’evolversi di questa gestione, con la quale da subito ci siamo confrontati in ogni sede, il nostro giudizio, nonostante le difficoltà che derivano dalla gestione stessa, è positivo. I Commissari hanno gestito, ed oggi l’ingegnere Venuti continua a gestire, il servizio con tutta la loro professionalità e non solo per l’indennità a loro riconosciuta”.

Konsumer punta il dito sui sindaci. “Ora è arrivato il tempo, per i nostri sindaci, di scoprire le carte del gioco ed evitare che i propri cittadini restino all’asciutto, smentendo chi afferma che portare l’acqua ad Agrigento non serve perché è inutile. Inutile, non solo perché le sorgenti ci sono ma con lo scudo del famoso art. 147 del d.lds 152/2006, i comuni, illegittimamente (tranne qualche raro caso/comune 2/3 su 8), non vogliono mettere a beneficio di tutti, ma anche perché la politica agrigentina non la vuole”.