Termine: “Carnevale a maggio prima nota di luce di una città che deve pensare in modo positivo”

SCIACCA. Dopo l’emergenza sanità, il consiglio comunale di Sciacca ieri sera ha trattato anche le questioni del Carnevale rinviato a maggio. Su richiesta dei consiglieri comunale Maniscalco, Bono, Bivona, Santangelo e Blò, il sindaco Fabio Termine ha portato all’attenzione dell’aula gli aspetti organizzativi della manifestazione, già evidenziati nel corso di una conferenza stampa, primo fra tutti che il corteo mascherato si svolgerà certamente in centro storico.

Il sindaco ha illustrato la situazione, dal bando per i carristi a quello per l’organizzazione che deve essere pubblicato a breve. Ha difeso con forza i tempi di organizzazione che a suo dire non sono affatto affrettati. Ed ha richiamato che in passato in alcune edizioni l’aspetto organizzativo ha lasciato a desiderare, con avvisi pubblicati all’ultimo momento.

“Da settembre ad oggi ho avuto tanti incontri con Questura e Prefettura – ha detto – per predisporre adeguata sicurezza, cosa che non ho visto a febbraio da altre parti. Dovevamo ripartire in sicurezza e non c’erano i tempi dopo quello che è successo nel 2020. Chi ci dice oggi che abbiamo “toppato”, abbiamo semplicemente deciso di fare per cose bene perchè il carnevale ha una sua storia e una sua dignità”.

Ha richiamato l’entusiasmo delle maestranze e la scelta di farlo comunque, anche a maggio. “Dobbiamo ripartire – ha aggiunto – questa festa è molto importante ed è giusto ricominciare quest’anno, anche se in un periodo diverso, con una festa che guardi anche al turismo”.

Ha parlato dei costi: “Il Comune spenderà solo 100 mila euro – ha detto Termine – mai questa festa è costata così poco. Il nostro obiettivo non è quello di cancellare le cose buone fatte in passato, molte cose positive le stiamo riproponendo, niente più competizioni tra amministrazioni e tra assessori. Il suo pubblico in passato è stato regalato, con il nostro bando viene compensato con srevizi che la società si impegna a realizzare. L’edizione di quest’anno della nostra festa, dell’esaltazione delle delle nostre arti, non può essere sottoposta ad un confronto politico non costruttivo. Quando c’è in gioco l’immagine della città gli interessi politici devono essere messi da parte, la città non deve uscirne danneggiata sul piano dell’immagine. Vi prego – ha concluso rivolto ai consiglieri comunali – chi ha esperienza di politica cittadina deve cogliere la difficoltà di ricominciare dopo quello che è successo”.

Giuseppe Recca