TERME, VENDERE O AFFIDARE? ADESSO VOGLIAMO CHIAREZZA. L’ON. PANEPINTO CONSIGLIA IL GOVERNO REGIONALE “A NON VENDERE, MA DI AFFIDARE LE STRUTTURE”

Siamo convinti che sulla vicenda terme vi è parecchia confusione. Almeno che, sotto sotto, si cambiano le carte

Una nota del deputato regionale del Pd, Giovanni Panepinto, sulle terme non aiuta a comprendere cosa la politica intenda fare delle strutture termali di Sciacca e di Acireale.

Nella nota, l’onorevole Panepinto chiede ” subito un incontro con gli assessori a Bilancio e Turismo per il rilancio attività”. Con particolare riferimento alle terme di Sciacca, il deputato Panepinto si fa promotore di un incontro con l’assessore al turismo, Cleo Li Calzi e con l’assessore al Bilancio, Alessandro Baccei per sciogliere i nodi che riguardano il passaggio di proprietà delle terme stesse”.

Sino ad oggi non si èmai parlato di vendere le strutture termali. Il bando, anche se non ancora pubblicato (noi del Corriere di Sciacca abbiamo pubblicato ampi passaggi evidenziando diverse anomalie), contempla solo affidamento gestionale delle strutture termali ai privati.

Ma il parlamentare regionale Giovanni Panepinto nella nota scrive: “La volontà di cessione di tutte le strutture, comprese quelle ricettive ai privati – spiega – potrebbe scontrarsi con la complessità delle strutture stesse che renderebbero l’affare poco appetibile. Un ostacolo che potrebbe essere superato – continua – dalla pubblicazione di un bando che miri all’affidamento in gestione piuttosto che alla vendita”.

“Sono certo che l’assessore al turismo che nelle ultime settimane ha attivato una serie di procedure per sbloccare la situazione – continua Panepinto – provvederà con celerità alla convocazione di un incontro”.

“L’approvazione dell’emendamento che finanzia il fondo per le Terme di Sciacca ed Acireale, consentendo ai due Enti di poter programmare la nuova stagione è stato solo un primo passo, ora è necessario pensare ad una seria programmazione di tutte quelle iniziative che possano far superare le criticità che negli ultimi anni hanno bloccato l’attività”, conclude Panepinto.

 

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