Terme, grotte vaporose e Grande Albergo sono ritornati alla Regione. Si allarga la disponibilità dei beni termali

SCIACCA. C’è una questione, riguardo le terme, che attiene ad una incompleta informazione sui passi burocratici che la Regione compie, ma anche ai tempi che la stessa burocrazia adopera e che sono lenti come quelli di una lumaca.

In più c’è un altro ingrediente che, certamente, non aiuta: la speculazione politica. La pandemia ha anche alzato il freno poiché il lungo lockdown e l’incertezza dei tempi ha anche frenato l’appetito degli investitori ad impegnarsi finanziariamente con somme ingenti.

In attesa di comprendere quali altre iniziative di sensibilizzazione il sindaco Francesca Valenti vuole assumere, dopo quella della marcia a Palermo, alcuni passi avanti sono stati compiuti come quelli della riunificazione in capo alla Regione delle stufe di San Calogero e del Grande Albergo San Calogero. Come un passo aventi è la proroga che l’Inail ha esteso a fine settembre, data entro la quale la Regione deve dare una risposta alla proposta dell’Ente nazionale che, pare, sia ancora disposta a investire comprando le strutture per poi affidare a privati.

Il sindaco Valenti e il deputato Mangiacavallo hanno due punti di vista diversi. Stamattina, Mangiacavallo ha distribuito un foglio con la cronistoria dal 5 marzo 2020 al 24 maggio 2021. Cronistoria che abbiamo pubblicato con un articolo a parte: https://www.corrieredisciacca.it/terme-mangiavacallo-presenta-la-cronistoria-ecco-le-cose-stanno/

Matteo Mangiacavallo. Per il deputato saccense, che si è “imbucato” alla riunione (i deputati saranno convocati dal Sindaco Lunedì prossimo),  “era necessario dare ampia comunicazione sulle cose che si sono fatte in questi mesi. Comunicazione che è stata carente in questi giorni suscitando reazioni che risultano dannose e inutili”.  Nel resoconto che Mangiacavallo ha distribuito stamane c’è la storia di quanto accaduto negli ultimi 18 mesi, “a partire da quando è stato presentato il bando pubblicato ad aprile andato poi deserto, passando dalla proroga della pubblicazione fino al ritiro”. Mangiacavallo ricorda che a settembre 2020 è “stato fatto un incontro a Palermo al quale ha partecipato il sindaco. Un incontro propedeutico per l’emanazione del bando. Riunione nella quale si è manifestata l’intenzione della Terme di Sciacca Spa di restituire anche l’usufrutto  delle stufe di San Calogero e del Grande Albergo San Calogero. Con questa restituzione si procede ad un  nuovo bando in cui le due strutture vengono incluse”. Per Mangiacavallo “il tempo necessario da ottobre 2020 fino a marzo-aprile 2021 era quello per l’accatastamento e per la valutazione dell’usufrutto da ricongiungere”. 

Per Mangiacavallo, “si può contestare la lungaggine dei tempi, ma la Regione qualcosa l’ha fatta. Ma quello che mi chiedo io è che cosa ha fatto il Comune il sindaco, anche trovando un’alternativa al bando”.

Critico sulla marcia: “Prima di marciare, carte alla mano bisogna capire quello che succede all’interno delle Istituzioni. Bisogna chiedere un incontro istituzionale e se questo viene rifiutato possiamo fare tutte le marce che vogliamo. Ma non c’è nemmeno una richiesta di incontro”.

Per quanto riguarda l’Inail, Mangiacavallo ha detto che “c’è ancora l’interesse da parte dell’Ente. La Regione non ha risposto all’Inail poichè doveva essere la Terme di Sciacca Spa a farlo, ma si è ritenuta estranea alla vicenda. Ora che tutto è stato portato in seno alla Regione siciliana, si va avanti. Tanto è vero che il termine del 30 aprile n cui dare una risposta è stato prorogato a fine settembre. Inail che ha manifestato ancora l’interesse alle Terme”.

Francesca Valenti. “Il Comune di Sciacca- dice il sindaco- ha fatto tutta l’attività di verifica dello stato dei luoghi, ha interloquito e collaborato con la Regione siciliana, che è proprietaria delle Terme,  per trovare una soluzione  una svolta, ha collaborato per poter risolvere il problema relativo all’accatastamento che non è del Comune ma che lo stesso ha collaborato per far si che la Regione risolvesse il problema. Abbiamo collaborato a definire anche questioni che riguardano aree comunali”. 

Il sindaco Valenti “non è d’accordo con l’dea della Regione di impegnare soldi per la ristrutturazione degli immobili per rendere più appetibile il bando, anche perché ancora oggi non ci sono i soldi per riqualificare gli immobili. Il Comune ha fatto tutto ciò che era nelle sue prerogative”.

Per quanto riguarda l’Inail, il sindaco si “augura che sia così. Pare che la Regione abbia ripreso i rapporti con l’Inail. Mi auguro che sia così perché  questo momento è una grande opportunità, oltre alla stesura di un bando che sia molto appetibile per il mercato. Non vedo altre soluzioni”.

Filippo Cardinale