Terme, “Sciacca Terme Rinasce” suggerisce un bando frazionato. Ma alla Regione c’è chi pensa ad un unico asse Sciacca-Acireale

SCIACCA. Sulle terme si è risvegliato il dibattito. Per l’associazione Sciacca Tenne Rinasce, presieduta dal chirurgo Carmelo Sciumè, appare utile “il frazionamento dell’intero patrimonio di immobili ed impianti con gare diverse per ciascuna delle strutture, sempre con il sistema dell’evidenza pubblica. Ognuna delle strutture ricettive, sanitarie e ludiche potrà pertanto essere assegnata sempre per un periodo non inferiore a trentanni e sempre con il sistema di una moratoria sui canoni, ma con investimenti in ristrutturazioni che potranno avere una ragionevole e sostenibile durata di ammortamento e che potranno garantire occupazione e crescita economica”.

L’Associazione si dichiara “disponibile ad un confronto con tutte le componenti politiche, amministrative, sindacali, con le associazioni ambientaliste e con i gruppi portatori di interessi diffusi perché non è più il tempo delle divisioni, delle fughe in avanti o di rivendicazioni o proposte autoreferenziali, ma è necessaria un’azione comune fatta di attenzione, volontà, competenza ed impegno comune”.

Domani, intanto, alla Regione è indetta una riunione. Ufficialmente mira a rimodulare un nuovo bando con criteri più appetibili. Ma lievita la sensazione che le sorti delle terme di Sciacca e Acireale possano avere un comune destino. Non sarebbe esclusa una nuova carica attrattiva per le due realtà termali con l’intento di mirare il bando ad una capacità imprenditoriale che possa prendere in affidamento ambedue le terme. Sulla vicenda c’è assoluto riserbo, ovviamente. Bisogna aspettare il nuovo bando; da questo si comprenderà meglio il lavoro della Regione in questi mesi di silenzio.

Filippo Cardinale