Terme Sciacca e Acireale, Schifani: “Puntiamo sul settore per destagionalizzare l’offerta turistica”. Intervista
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Conferenza stampa, nella tarda mattinata, alla Bit di Milano, del presidente della Regione siciliana Renato Schifani: “Dopo 10 anni dalla chiusura, oggi la Regione è pronta a voltare pagina”.
MILANO- Rispetto al passato, quando il precedente bando per riqualificarle non ha avuto successo a causa di ostacoli burocratici e gestionali, questa volta il contesto è completamente diverso. Lo ha evidenziato il presidente della Regione Renato Schifani. Ciò che ha detto, dunque, testimonia come l’operato di Gaetano Armao, assessore con Lombardo e poi Musumeci, non ha dato frutti con i bandi impostati male. Per Schifani, “la Regione ha risolto una serie di criticità che solo un ente pubblico poteva affrontare, rimuovendo gli impedimenti che avevano scoraggiato la partecipazione delle aziende private nel tentativo di rilancio”. Per il capo del Governo siciliano, “questo nuovo scenario può aprire la strada a un reale interesse da parte degli operatori del settore, che oggi possono contare su condizioni più favorevoli per investire e contribuire al rilancio delle terme. E in questa logica abbiamo anche ridotto, dal 5% allo 0,5% del fatturato, il canone per la concessione delle acque termali”.
L’obiettivo non è limitato alla riapertura sic et sempliciter delle strutture, ma mira a “trasformarle in eccellenze del turismo termale, integrandole con le tradizioni locali, l’artigianato e l’enogastronomia, per offrire un’esperienza autentica e sostenibile ai visitatori con ricadute positive per i territori”. La Regione ha scelto di presentare il progetto di rilancio all’interno del villaggio Thermalia alla Bit di Milano per dare maggiore evidenza alla missione. “I privati che parteciperanno ai prossimi avvisi pubblici devono rappresentare l’eccellenza del settore, portando competenza e visione strategica per far rinascere queste strutture e valorizzare al meglio le potenzialità della nostra terra”. Con 90 milioni di euro stanziati dal Fondo di sviluppo e coesione e un modello di partenariato pubblico-privato, la Sicilia vuole trasformare le terme in un punto di riferimento per il turismo di benessere a livello nazionale e internazionale, per destagionalizzare l’offerta e attrarre così nuovi flussi.