TERME: PARLAMENTARI REGIONALI E NAZIONALI SI CONFRONTANO

La politica è sotto accusa e cerca domani, disperatemente, delle soluzioni

Non sappiamo chi sarà presente, ma l’appello del sindaco è di quelli da ultima chiamata, una sorta di confronto per tentare di trovare una soluzione, un’ultima occasione per quella politica che è responsabile del fallimento dlele Terme di Sciacca e che oltre alle soluzione tampone, che nel corso degli anni sono serviee a poco e solo ad alimentare il consenso, oggi deve individuare un percorso nuovo che guardi al futuro, non solo al posto di lavoro del personale stagionale. 

Alle ore 10.30 nell’aula consiliare del Comune di Sciacca è in programma la riunione promossa dal sindaco Di Paola per parlare di Terme. Sono stati convocati forze politiche e parlamentari e regionali di ogni forza politica, di governo e di opposzioone. Un’inizativa  preceduta dall’appello dell’Ncd, partito del sindaco, affinchè si mettano da parte le polemiche e le contrapposizoni e si pensi al futuro di quella che è una riccchezza della comunità saccense.

Sono stati invitati i parlamentari regionali e nazionali della provincia di Agrigento, i consiglieri comunali, il presidente della Regione, gli assessori regionali al Turismo, all’Economia e alla Salute, il presidente dell’Ars, il presidente dell’Anci Sicilia. Abbiamo qualche dubbio che qualcuno della Regione venga a Sciacca, ma l’azione del primo cittadino è quella giusta per mettere tutti dif ronte alle loro responsabilità, fermo restando che quanto accaduto quest’anno era facilmente prevedibile.

“È nostra ferma intenzione promuovere nuove e più forti iniziative, anche eclatanti- dice Di Paola – al fine di ottenere dal Governo regionale il mantenimento dell’impegno ad avviare le attività termali. Preliminarmente, si è ritenuto opportuna una nuova interlocuzione con tutti i rappresentanti politici e istituzionali del territorio”. 

Cosa verrà fuori non lo sappiamo, così come non sappiamo chi aderirà a questo incontro dopo le affermazioni dei funzionari regionali nell’ultima riunione presso la commissione attività produttve. La politica esce sconfitta e non ha avuto finora nesuna voce in capitolo rispetto alle scelte della Regione. Riuscirà a districare questa intricata matassa ?   

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