TERME, OPPOSIZIONE: “I GRUPPI DI MAGGIORANZA COME UN MIX DI ARROGANZA, SUPPONENZA E IPOCRISIA”
“Ci pare una mancanza di stile accampare meriti quando la situazione è esattamente identica a prima e sia lo stabilimento che il Grand Hotel sono chiusi a doppia mandata ed i lavoratori ancora a spasso”
Il campo politico torna a riscaldarsi sul tema delle terme. Oggi a scendere in campo i consiglieri comunali del Pd. “Troviamo francamente insopportabile l’atteggiamento che i Gruppi consiliari di Centro Destra continuano sulla vicenda terme: un mix di arroganza, supponenza ed ipocrisia che rendono l’aria irrespirabile e che risultano del tutto fuori luogo rispetto al contesto attuale ed alla situazione data”, scrivono in una nota.
“Alimentare questo indecente teatrino della politica, addossando ogni responsabilità al PD, è irresponsabile, ingeneroso e del tutto falso. Così come ci pare una mancanza di stile accampare meriti quando la situazione è esattamente identica a prima e sia lo stabilimento che il Grand Hotel sono chiusi a doppia mandata ed i lavoratori ancora a spasso”.
Per i consiglieri comunali Pd, sulla vicenda legata al destino delle terme, hanno “messo la faccia ed il cuore, attivando tutti i canali e promuovendo incontri e confronti in tutte le sedi; mai ci siamo nascosti nel denunciare ritardi, silenzi e responsabilità, a tutti i livelli, senza mai guardare in faccia nessuno; ne mai ci siamo tirati indietro quando si è trattato di metterci la faccia in manifestazioni di protesta unitarie, al fianco dei lavoratori, dimostrando di avere quella schiena dritta e quell’autonomia di pensiero, che mai in passato abbiamo riscontrato nella condotta degli esponenti locali del centro destra, il più delle volte a capo chino dinanzi ai loro leader”.
Questa la storia narrata dal gruppo Pd. “La crisi delle terme ha diversi nomi e cognomi, ma su tutti va ricercata in quei Governi targati Cuffaro e Berlusconi, che con le loro dissennate politiche clientelari ed assistenziali hanno lasciato a Crocetta un’eredità disastrosa. Ora, va bene il gioco delle parti, ma che gli eredi di quelle forze politiche che, fra un C.D.A., una consulenza ed un incarico di sottogoverno, si sono letteralmente mangiate le terme di Sciacca, oggi se ne ergano a paladini e difensori, facendo la morale agli altri, ci pare francamente paradossale…ma si sa che nella terra di Pirandello il paradosso è di casa. Dopo di che troviamo altrettanto ingenerose le critiche rivolte ai parlamentari del PD: non è ammesso ironizzare sugli sforzi profusi dall’intero Circolo che non si è mai risparmiato ne da quei deputati nazionali del PD, Iacono, Moscatt e Capodicasa, i quali, quando senatori, deputati e ministri del Centro destra se ne stavano comodamente spaparanzati sui divani di Montecitorio a guardarsi l’ombelico ed avevano già da tempo gettato la spugna, staccando i telefoni e rendendosi irreperibili, testardamente per giorni hanno sollecitato Crocetta, pretendendo ed ottenendo la riattivazione di quel tavolo tecnico morto e sepolto, che ha riacceso la luce e che oggi ci consegna un barlume di speranza. Che poi i nostri Deputati non siano inclini, come fanno altri, a strumentalizzare riunioni e tavoli istituzionali, trasformandole in mega spot elettorali, nella speranza di rilanciare le quotazioni di partiti ormai morti e sepolti con percentuali da prefisso telefonico, che non siano bravi a vendere fumo e che siano abituati a lavorare con sobrietà è un dato di fatto”.
“Ci permettiamo-conclude il gruppo conmsiliare Pd- di suggerire agli amici del Centro destra maggiore pacatezza e moderazione nell’attribuire meriti quando ancora siamo ben lontani da una soluzione reale; anche perché ciò non farebbe che alimentare illusioni ed aspettative che troppo spesso sono andate deluse. Finchè non vedremo l’assemblea dei soci convocata e le soluzioni individuate deliberate cantare vittoria ed iniziare a mettere tizio o caio sul piedistallo ci pare fuori luogo e del tutto inopportuno, anche perchè francamente la Città di Sciacca ne ha visti troppi di colpi di scena per cullarsi sugli allori. Adesso l’unica cosa che si vede è la desolante inconsistenza della classe dirigente locale e dei suoi deputati di riferimento nel far valere le ragioni di questo territorio, e non solo con riferimento alle Terme”.