Terme, oggi il sindaco incontra i politici. Catanzaro: “Ora attendiamo fiduciosi Musumeci”
SCIACCA. Continua il “giro delle consultazioni”, ovvero gli incontri promossi dal sindaco Francesca Valenti sulle iniziative da intraprendere dopo la marcia podistica a Palermo sulla questione che riguarda le Terme. Marcia che non ha dato l’effetto desiderato, cioè l’incontro col presidente della Regione, Nello Musumeci, anche perché, come ha detto il deputato Matteo Mangiacavallo, “gli incontri si organizzano con anticipo tramite appuntamento”.
Anzi, alcuni “passi” hanno alterato il rapporto istituzionale tra Sindaco e Presidente della Regione, come lo striscione con la scritta traditore e tenuto per mano anche dal sindaco di Sciacca. Certo, anche Musumeci poteva evitare l’uso della “iena” riferito al primo cittadino. E’ successo un tilt comportamentale e che ha interessato le Istituzione. Insomma, il bon ton istituzionale, stavolta, è stato superato da “fughe linguistiche” che potevano essere evitate.
A proposito della riunione di oggi, tra sindaci e parlamentari, il deputato Michele Catanzaro auspica “che anche oggi emergano idee e proposte in direzione di una un’unità di intenti e di una linea comune che ci conducano in tempi brevi alla riapertura delle Terme di Sciacca”.
Rimane, tuttavia, una massa gassosa il tema delle proposte e delle soluzioni che si basano su due binari: uno è quello del bando integrato con i beni del Monte Kronio, quali le grotte vaporose e il Grande Albergo San Calogero; l’altro, quello dell’interesse dell’Inail. A proposito, l’Ente nazionale ha prorogato al 30 settembre il termine entro cui la Regione deve offrire una risposta dettagliata.
“Comitati e Associazioni stanno dando segnali positivi di grande attenzione e soprattutto di unità – dice Catanzaro – oggi anche la politica deve fare altrettanto mettendo da parte ogni altro tipo di logica e privilegiando solo un interesse, quello di tutelare un bene comune preziosissimo”. Unità che, in verità, scivola anche sulle questioni degli inviti. E c’è anche chi critica chi si si lamenta di non essere stato invitato, salvo lamentarsi se a sua volta egli stesso non viene invitato in altre occasioni. Ma in una città che sembra aver perduto la bussola, tutto ormai è possibile, quasi normale.
Catanzaro è convinto che “all’appello manca adesso soltanto il governo regionale. Aspettiamo speranzosi che il Presidente Musumeci venga a Sciacca accogliendo l’invito del Sindaco e di un’intera comunità e ci dica di persona, senza intermediari, cosa sta facendo il governo regionale”.
Anche questo appare strano. Nella sede dei palazzi palermitani del potere è come se i parlamentari vivessero in un altro pianeta, distante anni luce da quello del governo regionale. Eppure, frequentemente si trovano nella stessa aula. E vien da sorridere se si pensa che nell’are della comunicazione che viaggia a nanosecondi, viene meno quel principio essenziale dei rapporti umani e istituzionali: proprio la comunicazione diretta e la fisicità degli sguardi.
Filippo Cardinale