TERME, MONTELEONE E TURTURICI DELSUI DALL’INCONTRO DI IERI E PROPONGONO UN “TAVOLO POLITICO NAZIONALE”

I due consiglieri sono contrari anche alla vendita dell’ex Motel Agip

L’esito della riunione di ieri, sulle tgerme, per i consiglieri comunali del Gruppo misto, Monteleone e Turturici, ha suscitato “profonda delusione”, rimarcando come “emblematica” l’assenza dei rappresentanti della Regione.

“D’altronde- scrivono- la Regione Siciliana ha dato più volte dimostrazione di procedere a compartimenti stagni. Da un lato, chiude senza preavviso le Terme di Sciacca (su iniziativa dell’Assessorato all’Economia), dall’altro dice di volere promuovere il termalismo attraverso quel Distretto produttivo del benessere termale con sede ad Ali Terme ( e di cui Sciacca è socio), approvato nel novembre del 2013 (su iniziativa dell’Assessorato alle Attività Produttive), sulle cui attività nulla è dato sapere”.

Monteleone e Turturici vogliono capire “in cosa possa consiste l’azione eclatante” annunciata dal sindaco di Paola, tenuto conto “che fino ad oggi ogni iniziativa dallo stesso intrapresa non ha sortito alcun effetto”.

I due consiglieri comunali nutrono “forte preoccupazione per il rischio di uno spezzatino del patrimonio termale”, in tal senso chiedono che l’ex Motel Agip “venga adeguatamente salvaguardato perché funzionale ad una ottimale gestione dell’intero complesso Termale, posto che una destinazione dell’immobile diversa da quella turistica vanificherebbe ogni possibilità di incremento dei posti letto”.

Monteleone e Turturici propongono la formazione “di un tavolo politico nazionale, posto che a Roma il partito del sindaco Di Paola (Ncd) ed il Pd di Crocetta governano assieme”.

“Limitarsi all’ascolto dei burocrati non serve- aggiungono- perché la chiusura delle Terme non è fatto meramente tecnico, bensì scelta politica”.

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