TERME: LETTERA APERTA DI MICHELE MARCIANTE A LOMBARDO E DI MAURO
Pubblichiamo la lettera aperta al Presidente della Regione siciliana onorevole Raffaele Lombardo e all’ononorevole Roberto Di Mauro sulla questione termale.
Egregio Presidente, caro Onorevole,
dopo aver letto sui quotidiani siciliani alcuni servizi che riguardavano finanziamenti per il restauro di chiese, di scuole, ed elargizioni di contributi di diversa natura ad Enti , Associazioni culturali, ecc., sento il dovere di scriverle per invitarla a valutare due argomenti importanti per il futuro delle Terme di Sciacca e del patrimonio della Regione siciliana.
Argomenti che peraltro Lei già conosce, che salverebbero la struttura termale dalle angustie economico/finanziarie di gestione e proietterebbero verso la valorizzazione il patrimonio alberghiero e termale.
Il primo argomento sarebbe, se realizzato, a costo zero per la Regione siciliana, valorizzerebbe un grande e prestigioso reparto delle Terme di Sciacca, quello di Fisioterapia e Riabilitazione, consentirebbe l’erogazione di un servizio pubblico a un maggior numero di utenti, potrebbe portare il bilancio della Società, attualmente passivo, al suo pareggio. Questo argomento riguarda l’accreditamento dell’erogazione dei servizi di Fisioterapia e Riabilitazione che l’Assessorato alla Salute da alcuni anni avrebbe dovuto autorizzare per le Terme di Sciacca. Le ultime due istanze sono state avanzate, dal 2009 al 2011, ufficialmente all’Assessorato alla Salute e ben due Dirigenti Generali hanno approfondito e trattato la soluzione amministrativa della richiesta, ma poi non si è dato seguito alle istanze, credo non per mancanza di peso e volontà politica ma per fattori a me ignoti. Perché a costo zero? Perché in Sicilia, nel finanziamento dell’erogazione dei servizi di Fisioterapia e Riabilitazione, alla provincia di Agrigento era assegnata fino a due anni fa una percentuale del 5,5% su circa € 155.000.000,00, di cui oltre il 40% assegnato alla provincia di Catania.
La presente istanza tuttavia è volta non ad aumentare le spese della Regione ma a proporne una piccolissima rimodulazione della ripartizione del badget totale per attribuirne una minima percentuale ad una struttura pubblica, le Terme di Sciacca. Cosa verrebbe sottratto agli operatori privati della Riabilitazione se il Governo regionale disponesse la rimodulazione per la distribuzione delle somme attribuendo una percentuale di circa l’1% ( l’uno per cento), per assegnarla ad una struttura pubblica, la salvasse dalla crisi finanziaria, facesse lavorare altri professionisti ed ampliasse l’erogazione di un servizio pubblico tanto necessario e tanto reclamato dai cittadini ? Sicuramente alle strutture private verrebbe tolto pochissimo, mentre si salverebbe una struttura pubblica a cui queste risorse vennero sottratte nel 1999 dallo stesso Governo regionale che era proprietario delle Terme di Sciacca.
Il secondo argomento riguarda l’eliminazione dell’inquinamento ambientale del Monte San Calogero e la valorizzazione dei due alberghi posti sul monte, di proprietà delle Terme di Sciacca spa in liquidazione, le cui azioni sono della Regione siciliana al 100%. Il Grande Albergo, 77 camere, costruito nel 1954 non è stato mai aperto. La Regione nel giugno 2010 ha dovuto pagare una penale di € 800.000,00 più parte delle spese per avere perduto una causa con la coop. La Montagnola riguardante l’impossibilità di aprire quell’albergo. Il piccolo albergo, 27 camere, chiuso per restauri da più di venti anni, è completamente restaurato; manca degli arredamenti. Entrambi gli alberghi mancano di sistema di smaltimento dei reflui e senza una adeguata rete fognaria non possono ottenere l’autorizzazione allo scarico per potere essere aperti e valorizzati. Dopo un lungo e difficile iter, superando notevoli difficoltà, l’Assessorato regionale TT. AA. dal 13 maggio 2011 ha dato con proprio Decreto del D. G. la definitiva approvazione del progetto di rete fognaria che dal Monte San Calogero consentirà di allacciarsi al collettore principale della Città di Sciacca, il cui costo è di € 672.000,00. Con questo progetto si raccoglieranno i reflui della Basilica di San Calogero, dei due conventi di suore e frati, dell’Antiquarium gestito dalla Soprintendenza ai BB. CC. AA., del Reparto Stufe delle Grotte di San Calogero, e si eliminerà un danno ambientale che è sempre stato sotto gli occhi di tutti ma da tutte, diconsi tutte, le Autorità non è stato mai affrontato e risolto. Infatti i reflui delle succitate strutture ed attività in atto scaricano nelle prestigiose ed archeologiche viscere del Monte San Calogero! Solo quando il progetto sarà realizzato gli alberghi potranno ottenere l’autorizzazione allo scarico ed iniziare la loro valorizzazione.
Pertanto, caro Presidente e caro Onorevole, Lei che ha iniziato il salvataggio delle Terme di Sciacca nella metà del 2009, insediando un Amministratore Unico che ha rimesso i conti e le attività verso una gestione corretta e sotto controllo, che ne ha evitato il fallimento nel 2010, accolga questa istanza e concluda un percorso che tutti i Governi e le Amministrazioni non hanno mai risolto e, ad alcuni soggetti politici compreso lo scrivente, è costato tanti sacrifici.
In fondo Le chiedo di tutelare un bene pubblico della Città di Sciacca e della Sicilia che altri amministratori e politici avevano offeso e saccheggiato. Nella speranza che Lei, dopo sua nonna, possa tornare a godere delle cure delle Stufe di San Calogero alle Terme di Sciacca, gradisca cordialissimi saluti.
Sciacca, lì 28 settembre 2012 Dr. Michele Marciante