Terme, l’appello dell’ex sindaco: “La battaglia per la riapertura si deve fare insieme ad Acireale”
SCIACCA. Lillo Craparo, ex sindaco di Sciacca e saccense che segue sempre con molta attenzione, anche da lontano, le vicende della sua città, nei giorni scorsi ha partecipato alla riunione organizzata dal sindaci Francesca Valenti con i rappresentanti politici della città. Oltre a dire, da buon ex democristiano, che la litigiosità in politica non deve durare e che è nemico oggi può essere amico domani, Craparo ha suggerito l’istituzione di un gruppo tecnico di lavoro, una task force che può pianificare la ripresa del rapporti con il governo regionale e ogni altra iniziativa per accelerare il processo di riapertura delle Terme –
Riportiamo sotto la sua analisi inviata alla nostra attenzione.
Spero tanto che l’incontro di lunedi 14 /6 presso l’ atrio superiore del Comune di Sciacca sul tema della riapertura delle Terme sia stato utile, non solo per fare il punto della situazione ma sopratutto per capire e stabilire come muoversi al fine di raggiungere l obiettivo di disporre delle acque e delle Terme di Sciacca.
Attraverso gli interventi dei deputati regionali Michele Catanzaro del Pd e Matteo Mangiacavallo ex 5 Stelle, entrambi formalmente collocati all’opposizione, con Mangiacavallo e gli altri dissidenti pentastellati dialoganti con il Presidente della Regione e con gli Assessori regionali, si é saputo di dettagli e di passaggi epistolari prima sconosciuti.
Anche il Sindaco Francesca Valenti e altri esponenti politici ,tra i quali alcuni ex consiglieri comunali,hanno fornito delle informazioni utili per il dibattito e per le iniziative future.
Messe da parte le polemiche, comprese quelle epistolari e le altre riassunte negli striscioni, é urgente ed opportuno mettere su un tavolo tecnico,costituito da soggetti altamente competenti, che prendano in esame il bando, predisposto dalla Regione e per fortuna non pubblicato, per integrarlo o stralciare parti che possano scoraggiarsi imprenditori e soggetti interessati alla riapertura delle Terme ,in uno a tutte le pertinenze ,facenti capo alle stesse.
Riscritto o emendato/depurato il bando ,rendendolo compatibile con le norme nazionali ed europee che disciplinano la materia,sarà possibile passare alla seconda fase dell’intervento dei politici,a cominciare dal Presidente e dai componenti la giunta regionale per proseguire con il Presidente dell’Ars,con i presidenti delle commissioni legislative sino a tutta l’Ars.
Le nostre Terme,meglio conosciute come Terme Selinuntine,quale polo termale della famosa e vicina Selinunte, erano e debbono tornare ad essere una risorsa e un “gioiello” di Sciacca,della provincia di Agrigento,della Sicilia e dell’Italia.
La battaglia per la riapertura va combattuta assieme a quella delle Terme di Acireale, per farne argomento principale del rilancio del turismo ,sopratutto quello termale ,che, grazie alle innovazioni e alla presenza di Spa e del settore benessere,attrae e interessa milioni di cittadini, sopratutto giovani.
Anche l’attenzione che l’Inail ha manifestato per operare su Sciacca un investimento immobiliare, compatibile con le finalità istituzionali dell’Istituto infortuni,va salutato con favore,anche per le ricadute economiche che si potranno avere per le Terme, nella nuova versione, beneficiaria di interventi manutentivi straordinari.
Da lunedi 14, accantonate polemiche e incomprensioni,bisogna aprire una pagina nuova e diversa per raggiungere l’obiettivo principale della riapertura e a seguire del potenziamento delle Terme.
La battaglia va fatta assieme ad Acireale, entrambe vittime di decisioni frettolose e non meditate,con quest’ultima difesa dal prof Faraci, illustre cittadino acese e da un collega di Mangiacavallo.
Per avere successo l’iniziativa ha bisogno dell’apporto di tutti, in primis la deputazione regionale agrigentina e di tutta l’Ars nonché di soggetti ,del passato ed attuali,che conoscono la materia e che sono nelle condizioni di dare suggerimenti e “assist” utili e preziosi per ricominciare e raggiungere l obiettivo.
Lo si fare fare per la città,per la Sicilia e sopratutto per le nuove e future generazioni,che non perdoneranno alla classe politica in carica di non avere fatto nulla o fatto poco per riaprire al pubblico le Terme di Sciacca e quelle di Acireale.
Io, per quanto mi riguarda, ci sono e ci sarò.
Depositate le armi,ammesso che ne disponiate,chiaramente in senso metaforico,e partecipate al Rinascimento di Sciacca.Fatelo per la città e la Sicilia.
Grazie grazie grazie
Lillo Craparo ex Sindaco di Sciacca