TERME, LA REGIONE “TIRA” LE ORECCHIE AL COMUNE SUL VERBALE DI CONSISTENZA
“Stiamo facendo un buon lavoro”, ha detto qualche giorni fa il sindaco Francesca Valenti riferendosi all’attività finalizzata alla stesura del verbale di consistenza, elemento indispensabile per dare esecutività all’atto di concessione dei beni termali. Oggi non valido proprio per la mancanza del verbale di consistenza che, per rendere chiaro il concetto ai nostri lettori, non è un inventario, ma tutt’altro. Specie per quanto riguarda tutta l’impiantistica termale e lo stato in cui si trovano gli immobili.
Lo scorso 12 giugno, l’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, Dipartimento Regionale Tecnico, scrive una lettera al Dipartimento regionale Finanze e Credito, Sezione Demanio e Patrimonio. Lettera inviata anche al Comune di Sciacca.
Il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità scrive che in data 1 giugno scorso, ha ricevuto (protocollo 122582 dell’1 giugno 2018) il faldone contenente le risultanze, in forma cartacea, del rilievo del Parco delle Terme e del rilievo fotofrafico relativo alla ricognizione dell’ex convento San Francesco, effettuati dagli Uffici del Comune di Sciacca”.
Il Dipartimento evidenzia che il rilievo del Parco delle Terme è corredatom tra la’ltro, di analisi prezzi e computo metrico e quadro economico relativi a lavori si scerbatura ed eliminazione di cespugli estranei, abbattimento e potatura di sicurezza delle piante esistenti all’interno del Parco”.
Il Dipartimento si attendeva altro, verosimilmente, considerato che gira il faldone al Dipartimento Demanio e Patrimonio per valutazioni e le eventuali determinazioni di competenza, specificando che quanto trasmesso dagli Uffici del Comune di Sciacca attengono sostanzialmente ad interventi di manutenzione del verde del Parco e che fra gli interventi inseriti nel computo stesso, oltre alla scerbatura, sono inclusi abbattimenti e potature di sicurezza di alcune essenze vegetali presenti nel Parco”.
La lettera termina così: Al Comune di Sciacca, che legge per conoscenza, la richiesta, per il futuro, di contestualizzare la formalizzazione delle attività svolte, magari programmandole secondo step prefissati, sempre notiziando per conoscenza il competente Servizio Demanio in indirizzo”.
Nella lettera si cita il contenuto (verbalizzato) della riunione del 3 dicembre scorso, svoltasi a Palermo. Riunione nella quale la Regione ricorda che il compito del verbale di consistenza spetta al Comune, sollecitando una tabella di marcia. Da allora sono passati quasi sette, un periodo nel quale la Regione ha ricevuto solo un “faldone” che non riguarda il percorso del verbale di consistenza.
Ieri, il neo presidente della Commissione consiliare sulle Terme, Simone Di Paola, ha richiesto al sindaco Valenti di sollecitare un incontro a Sciacca con l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao. Forse, Di Paola dovrebbe prima verificare attentamente il lavoro svolto dal 27 ottobre scorso fino ad oggi dal Comune proprio sul verbale di consistenza (il cui staff è coordinato dal dirigente del 1° Settore, Michele Todaro), elemento essenziale per dare concretezza all’atto di concessione (non completo dal punto di vista procedurale-amministrativo, come osservato da Armao) e poi chiedere l’incontro. Comprendere ciò che è stato compiuto fino ad oggi, e se ciò che è stato svolto (in verità non molto) è in sintonia con quanto richiede la Regione. Oppure, se si è “fuori tema”.
In buona sostanza, meglio completare il “primo compito” e poi passare al successivo. Altrimenti si rischia di prendere un “rimprovero” come alle scuole elementari.
Filippo Cardinale