TERME, GIOACCHINO MARSALA: “RITORNARE AL PASSATO CON L’AZIONARIATO POPOLARE” E INVITA IL SINDACO A IMPEGNARSI IN TRE INIZIATIVE”
Sul dibattito che ha al centro la questione delle Terme, riceviamo e volentieri pubblichiamo, un contributo di idee che ci ha inviato l’ex presidente del Consiglio comunale Gioacchino Marsala.
Gentile Direttore, essere lontano da Sciacca non mi impedisce di partecipare con la solita passione alla vita e ai problemi della mia città e in questo momento, assai triste, mi duole assistere all’imminente disgrazia della comunicata chiusura delle nostre terme. Con esse morirà la nostra storia e la vera peculiarità della nostra bella cittadina e nessuno di noi può né deve permetterlo.
Le scrivo non perché voglio semplicemente dire la mia ma perché è assolutamente prioritario abbracciare con tutte le nostre forze il problema e tentare una soluzione, anche rischiosa e difficile come si fa con un malato in punto di morte, al quale si tenta con ogni mezzo di salvare la vita.
E per Sciacca le Terme sono la vita, in termini di immagine (da sempre), di turismo, di economia oltre che autentico punto di riferimento in campo medico per le qualità curative delle sue acque e delle stufe. Non mi fido più di questa incapace e dannosissima politica regionale che, in un ventennio– complici tutti – ha solo distrutto la nostra più bella risorsa.
Per questo al posto del sindaco eviterei di continuare a sperare in una convocazione da parte di un presidente che merita la ‘p’ minuscola e di un bando pubblico che rimane nei cassetti di altrettanto incapaci funzionari regionali. È tempo di agire facendo leva sulle nostre sole forze ma è indispensabile rivolgere un accorato appello alla città, anche in un momento difficile in cui ognuno è chiamato a corrispondere l’ennesimo e pesante tributo locale. Me ne rendo conto.
Che fare allora? La storia si ripete, si sa, e oggi come 60 anni fa non rimane altro che ricorrere all’azionariato popolare, unica concreta via di salvezza per le nostre terme coinvolgendo l’intero tessuto cittadino e anche i centri limitrofi in un’ottica che proietti le terme come risorsa di un intero territorio, oltre i confini della nostra municipalità.
Il Sindaco chiami a raccolta la città e attraverso il Consiglio Comunale che sul tema sembra essere stranamente privo di iniziativa faccia tre cose: 1) una mozione con la quale chiedere alla Regione di revocare immediatamente la scellerata delibera dello scorso 7 Marzo; 2)Contemporaneamente chiedere alla Regione di rinunciare al credito vantato che ammonta a quasi cinque milioni di euro, così da dimezzare il debito delle Terme; 3) Organizzare e promuovere attraverso l’azionariato popolare una raccolta per la parte rimanente che sarebbe assai più agevole grazie agli effetti del punto 2.
Nella speranza di avere offerto il mio contributo non aggiungo altro se non la mia piena e totale disponibilità a fare la mia parte, anche da lontano. Un abbraccio affettuoso alla mia città.
Gioacchino Marsala