TERME, EPPURE…CI PROVO’ ANCHE L’APPOSITA “COMMISSIONE CONSILIARE SPECIALE”
Sulle terme rimane poco da dire, se non nulla. Tutto quello che c’è da sapere è stato scritto e pubblicato. Gli anni passano, le terme rimangono nello stallo di un degrado ignobile e criminale. In questo ballo è ovvio che la politica non si autoaccuserà, come ovvio è che taluni alti dirigenti regionali negheranno a vita i loro errori.
Ieri è nato un ulteriore comitato civico col tema specifico di occuparsi delle terme. Ogni iniziativa che parte dalle associazioni e coinvolge i cittadini e le loro coscienze è meritevole.
Un dubbio, però, ci assale. Sulle terme c’è stato un richiamo variegato. Battaglie ha intrapreso l’associazione l’AltraSciacca, poi nacque un profilo su Facebook “Forum Terme di Sciacca”, poi un gruppo di giovani fondò il comitato “Salviamo le terme”. Nel frattempo, sono trascorsi anni e la situazione delle terme non è migliorata. Anzi, si è raggiunto il culmine del crimine con la chiusura di tutte le strutture termali.
La politica, che dovrebbe essere attore protagonista per dipanare la matassa, è infruttuosa. Come se non bastasse la concessione dei beni termali al Comune, quindi quest’ultimo dovrebbe essere il protagonista assoluto, la politica locale immaginò di dare una stura alla questione terme con l’istituzione di una apposita Commissione consiliare speciale terme. Una Commissione che doveva stupire con effetti speciali, con azioni mirabolanti. Una Commissione che vide, dopo poco, le dimissioni dei componenti Cinzia Deliberto e Teresa Bilello. Deliberto, che presiedeva la Commissione, fu sostituita dal consigliere comunale Simone Di Paola.
Ciò avvenne poco più di un anno fa. Memorabile il discorso d’insediamento di Simone Di Paola: Il Consiglio Comunale di Sciacca ha inteso dare un forte segnale di attenzione, politica ed istituzionale, al tema delle nostre Terme, istituendo una commissione consiliare speciale. Essa potrà svolgere una importante funzione politica, soprattutto nel rapporto fra istituzioni e cittadinanza, provando a dare alla comunità intera un grande segnale di unità, rispetto ad un tema, quello della riapertura delle Terme, sul quale si gioca un pezzo significativo della dignità e della credibilità di un’intera classe dirigente. Sono lontani e spero non ripetibili i tempi in cui la politica ha saputo litigare perfino sul cambio del nome della nostra città, da Sciacca a Sciacca Terme, privilegiando le solite beghe locali al bene supremo della nostra comunità. Oggi va dato un segnale esattamente opposto, unendo le forze laddove finora si è ricercata solo la divisione e la contrapposizione a tutti i costi. Componenti di questa commissione sono esponenti di tutti gli schieramenti politici presenti nella nostra città,tutti pronti, ciascuno per la sua parte, a dare un appassionato e costruttivo apporto di idee. Intendimento della Commissione è quello di dare a tutte le sensibilità del mondo della politica, anche quella non presente in Consiglio comunale, del sindacato, delle professioni e dell’associazionismo la possibilità di un coinvolgimento pieno, cosi da sentirsi protagoniste, insieme alle istituzioni cittadine, di questo nuovo percorso. Chiunque, privato cittadino o associazione, vorrà dare un contributo, sarà il benvenuto ed accolto a casa sua. Sindaci, amministratori, deputati, presenti e passati, saranno parimenti chiamati a dare un apporto, se lo vorranno. L’obiettivo finale dovrà essere quello di dire chiaro e tondo alla Regione che l’intera città vuole le terme riaperte e che saremo pronti a fare le barricate pur di raggiungere l’obiettivo. Se sapremo farlo, allora questo nuovo percorso servirà ad accorciare sensibilmente la distanza fra la politica e la società. Ma per fare questo occorre che Sciacca torni ad occuparsene in prima persona, senza delegare più nessuno.
Rileggendo il discorso di Simone Di Paola, oggi è naturale l’emergere di tanti punti di domanda. Rileggere aiuta a comprendere come in questa città le parole svolazzano nel cielo come foglie morte.
Sul sito ufficiale del Comune fu creato un apposito spazio per la Commissione speciale Terme. Anche questo spazio da tempo è “chiuso”, cioè inattivo.
Oggi a provarci è il neonato Comitato cittadino per le terme. Non possiamo, come giornale, che essere vicini all’impegno che intendere profondere. Lo sosterremo dando voce attraverso il nostro giornale.
Filippo Cardinale