Terme di Sciacca: confronto sul futuro ed emozioni con il docufilm degli anni Novanta
SCIACCA. “La città deve essere assolutamente unita se vuole avere autorevolezza nei confronti della Regione Siciliana, che in questi 8 anni di chiusura ha dimostrato grave disattenzione nella tutela del patrimonio termale di Sciacca di cui detiene la proprietà”: è una delle cose più importanti emerse ieri sera nel corso del dibattito sulle Terme organizzato dal Circolo di cultura, dal comitato provinciale Asi e da Radio Torre Macauda.
Una serata organizzata per la visione di un docufilm realizzato dal regista Pippo Gigliorosso, che era presente all’incontro. Sono emerse le posizioni diverse del sindaco Fabio Termine e del presidente del consiglio comunale Ignazio Messina sulle opzioni indicate dalla Regione (Cassa depositi e prestiti e poi un eventuale intervento con proprie risorse) per la riqualificazione delle strutture termali e in genere sui percorsi che occorre fare per non perdere ulteriore tempo.
La sensazione che il loro conflitto politico in atto (emerso nelle ultime settimane anche su altre questioni) coinvolgerà pure il caso Terme, un tema sul quale la città non può e non deve essere divisa. Il sindaco, che pure ha manifestato un certo ottimismo rispetto alle promesse fatte dall’assessore Marco Falcone, ha ricordato il gran lavoro svolto un anno fa per consentire al precedente governo regionale di partecipare al bando della Cassa depositi e prestiti che scadeva il successivo 31 agosto e che poi a gennaio 2023 non ha avuto l’esito sperato. “In quella occasione – ha detto Termine – abbiamo prodotto tutta una serie di documenti di cui la Regione incredibilmente non disponeva. Fu il vice sindaco Gianluca Fisco a gestire, in sostituzione degli uffici regionali che in pieno agosto erano praticamente chiusi, anche i passaggi telematici necessari per fare la domand,a utilizzando la firma digitale dell’assessore dell’epoca Gaetano Armao che era assente perchè già in campagna elettorale”.
Lunedi prossimo è in programma una seduta del consiglio comunale di Sciacca con all’ordine del giorno proprio le Terme e su quanto emerso in queste settimane di dialogo con la Regione.
Il comitato civico Patrimonio termale, rappresentato dal coordinatore Nino Porrello e anch’esso presente all’incontro di fine giugno alla Regione con l’assessore all’economia, ha annunciato una grande manifestazione popolare se entro l’anno non ci saranno risposte concrete da parte del governo regionale. L’iniziativa si è conclusa con la proiezione, molto apprezzata dal pubblico, del documentario che presenta le terme siciliane del tempo, funzionanti e operative, senza il degrado attuale. Un video a suo tempo promozionale, tradotto in sei lingue e diffuso in tutto il mondo, pochi anni prima che la Regione Siciliana decidesse di mettere in piedi quella società per azioni che non ha ancora chiuso la liquidazione, dando il via a quel lento declino che portò alla chiusura del 2015.
Giuseppe Recca