TERME, CUSUMANO VUOLE IL BANDO E INVITA IL SINDACO E OPPOSIZIONI A FARE QUADRATO

La sostanza di una nota del senatore Nuccio Cusumano, leader di Sciacca Democratica- Italia Viva, ha il tono dell’ultimatum rivolto essenzialmente al sindaco Francesca Valenti. E per sostenere l’idea di passare direttamente al bando di evidenza pubblica, senza inutili percorsi di perdita di tempo, invita anche le opposizioni ad un incontro corale.

La nota di Cusumano arriva poche ore dopo il termine dell’audizione in Commissione Sanità dell’Ars. Per Cusumano l’esito dell’audizione odierna “si è concluso, come previsto, con un ulteriore rinvio e con una gravissima linea di disattenzione rispetto alle richieste formulate dal Sindaco di Sciacca e dal Comitato Civico per la integrazione dell elenco dei beni esclusi dalla bozza preparata dalla Regione (Stufe di S.Calogero e Complesso S. Francesco ecc ecc)”.

Cusumano rimarca “la  preoccupante ed irresponsabile tempistica che il Governo Regionale si è data nel gestire la “Pratica Terme” come se fosse una delle tante vertenze aperte da non chiudere mai”.

Dunque, Sciacca Democratica-Italia Viva “invita il Sindaco ad un incontro di coalizione per assumere d’ intesa con le opposizioni una linea condivisa che riassuma un fermo no  alla manifestazione di interesse, utile diversivo per dilatare i tempi a dismisura, a danno della nostra Città”.

Poi apprezza “il lavoro utile portato avanti dal Tavolo Tecnico, con professionisti di sicura competenza ed esperienza”, che risulta “in linea con l ‘idea che Sciacca Democratica ha da subito sostenuto, di andare, senza inutili passaggi intermedi, al bando di evidenza pubblica”.

Per Cusumano, la Regione non può non valutare positivamente il lavoro svolto dal Tavolo Tecnico per accelerare le procedure che pervengano al risultato auspicato”.

E infine, l’ultimatum al sindaco: “Sostenga senza se e senza ma il ricorso al bando di evidenza pubblica  per allontanare anche dalla classe dirigente locale e dall ‘amministrazione comunale la responsabilità  di una patologica dilatazione dei tempi di definizione delle procedure necessarie per far ripartire le Terme con le sue strutture curative e ricettive”.

Filippo Cardinale