TERME, COSA LORO. NEL BANDO ESCLUSE STUFE E I DUE ALBERGHI
La manifestazione di interesse che riguarda le Terme è pronta. Ma non è dato sapere alla città, ai saccensi. Lunedì scorso, l’assessore all’Economia Gaetano Armao e il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, si sono incontrati nella stanza dell’assessorato, a Palermo. Armao ha detto che la manifestazione di interesse è pronta e presto verrà pubblicata.
Insomma, cosa loro. Il sindaco è stata in Consiglio comunale qualche sera fa e non ha fatto cenno. Nella manifestazione di interesse sono escluse le Stufe di San Calogero, unicum mondiale e i due alberghi. Non si riesce a comprendere perché la manifestazione non debba riguardare il patrimonio termale nella sua interezza, e renderla davvero appetibile. Ci si ostina a fare lo spezzatino.
La manifestazione di interesse andrà resa pubblica attraverso la pubblicazione secondo legge. Non è, dunque, un segreto di Stato. Non capiamo, quindi, perché ancora oggi sulla vicenda vige il silenzio assoluto.
Allora sorge spontaneo un sospetto. Forse lo spezzatino è programmato? Forse le risorse termali di San Calogero sono talmente appetibili, rispetto alla totalità del patrimonio termale, da prevedere un disegno diverso da parte della Regione? A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, diceva Giulio Andreotti.
A questo punto, se il Consiglio comunale esiste, se i consiglieri comunali rappresentano davvero la città, batta un colpo e non faccia come lo struzzo. A costo di andare tutti a casa, se ne hanno il coraggio.
Il sindaco ha una copia della manifestazione? Ha opposto qualche dubbio a mettere a bando solo beni parziali? Perché è silente?
Intanto, il sindaco per lunedì prossimo ha convocato una riunione di maggioranza. E’ prioritario parlare dell’aumento degli assessori da cinque a sette. La politica pensa alle poltrone da spartirsi e sa che sulla testa dei saccensi può far volare tutto: il saccense è paziente, oltre che assuefatto ad una politica distante anni luce dalla gente.
Filippo Cardinale