TERME, CONSIGLIO POCO PARTECIPATO. COMITATO “BACCHETTA” CONSIGLIERI E CITTADINI

Il Consiglio comunale “aperto” sul tema delle Terme, svoltosi ieri pomeriggio, ha due facce: una su alcuni spunti utili per spingere sull’acceleratore delle procedure che riguardano l’affidamento in gestione delle strutture termali, l’altra sulla poca partecipazione sia di consiglieri comunali che di cittadini.

E’ lo stesso Comitato  Civico Patrimonio Termale di Sciacca che osserva, in una nota, di “esprimere il proprio rammarico per quella che può definirsi una “occasione perduta” per iniziare a percorrere tutti insieme, sia pure nella diversità delle posizioni, quel percorso unitario sulla via dell’indignazione e dell’azione che è indispensabile per arrivare ad una soluzione concreta del problema delle terme chiuse”.

Il Comitato va oltre al rammarico per l’assenza di 13 consiglieri comunali e si sofferma anche sul fatto che “anche la cittadinanza è stata ancora una volta assente a questa importante riunione dell’assise consiliare e tutto ciò legittima i motivi che stanno alla base della nascita del Comitato Civico, a cui spetta il non facile compito di riuscire nel tempo a sensibilizzare e mobilitare la cittadinanza e di tessere le fila per costruire un fronte civico forte e trasversale che la classe politica cittadina non ha ancora la capacità di interpretare”.

“Dal dibattito in Consiglio comunale- spiega il Comitato-  sono emersi spunti, notizie e proposte interessanti ed utili sul ruolo attivo che deve svolgere il Comune, sui contenuti e le procedure della manifestazione di interesse e del bando ad evidenza pubblica per l’affidamento in concessione, sul contratto condizionato di concessione al Comune, sulla possibile istituzione di commissioni politiche e tecniche per ottimizzare i tempi, su un possibile piano B post bando, sull’esigenza di un cronoprogramma da rispettare e su altri aspetti che adesso il Comitato Civico valuterà con particolare attenzione”.