TERME, C’E’ TEMPO PER LA STAGIONE SCIISTICA

Lentezza e pacatezza. Il tempo scorre, l’estate è nel pieno dello svolgersi. Le terme rimangono chiuse. Ma c’è tanto scambio di carta tra gli enti

Tutto procede con calma e pacatezza. Siamo a fine giugno, a quasi 45 giorni da ferragosto, data dopo la quale il flusso turistico comincia la fase discendente. Alle terme tutto tace. C’è un fitto scambio di “informative” tra Comune, Asp e Terme di Sciacca Spa. Una amorevole corrispondenza per conoscersi. C’è questa autorizzazione? No, manca, però se tu fai….

Il sindaco Di Paola ha messo la faccia caricandosi l’impegno di salvare la stagione estiva dalla chiusura delle terme. L’impegno è con il cuore, ma nella sostanza si imbatte con le fitte maglie della burocrazia e di un governo regionale caratterizzato solamente dal cambio di 35 assessori in 30 mesi governo della “rivoluzione”.

Aprire il portone dello stabilimento quasi prescinde dalla logica dell’impresa cui anche l’Asp è sottoposta rigidamente. Anzi, di più del Comune. Se il direttore generale chiude il bilancio con una perdita salta il suo incarico. Dunque, Ficarra nel decidere se gestire lo stabilimento termale deve tenere bene in evidenza che le terme producono fango, ma anche una grossa perdita di 2 milioni di euro l’anno.

Tutto procede lentamente e pacatamente, ma la stagione estiva è nel pieno e le terme sono chiuse e dall’Asp non arriva nessuna risposta. Vi è la questione del personale, nodo di grande peso. Vi è la questione della mancanza dell’autorizzazione allo scarico fognario, peso altrettanto imponente.

Il tempo scorre lentamente e pacatamente. Come se si dovesse procedere per la stagione sciistica. C’è ancora tempo per pensare all’inverno. Ma Sciacca non c’è neve, e se immaginiamo di avere le cose più belle del mondo, il saccense non si spingerà oltre il limite della fantasia spinta dicendo che la neve di Sciacca è la più bella del mondo.

A Sciacca non si scia. A Sciacca c’è il mare. La stagione estiva è ormai nel pieno svolgimento. Le terme sono chiuse. C’è qualcuno che ancora spera. La speranza, di dice, è l’ultima a morire. Ma si dice anche che chi vive di speranza, disperato muore.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *