Terme, arriva l’ok per revocare la concessione dei beni affidati al Comune. Fine della farsa iniziata il 25 ottobre 2017
SCIACCA- Fine della farsa, l’ennesima che ha come soggetto di primo piano le Terme. Poi ci sono i commedianti, piuttosto scadenti, impreparati. Forse neanche capaci del ruolo di comparsa. Con nota n. 36947 del 29 giugno 2023, il dirigente generale del Dipartimento regionale delle Finanze e del Credito, Silvio Cuffaro, comunica al sindaco “l’intenzione di procedere alla revoca della concessione n. 26053 stipulata il 25 ottobre 2017”.
In pompa magna, quel giorno. Risuonano ancora i comunicati stampa dei politici in festa convinti di aver risolto il problema delle terme. Tutti contenti nell’affermare la svolta delle terme. Una svolta in mano al Comune di Sciacca che non sa gestire manco la villa comunale.
Una dimostrazione di oscurantismo di visione da parte di una politica di basso profilo e di una burocrazia regionale assai insufficiente.
Ora arriva l’unico atto sensato dalla Regione, la revoca di quella farsa della concessione. Firmata sotto le elezioni regionali del novembre del 2017.
Né può essere dimenticato il boia che ha decapitato la risorsa termale con la chiusura: un Saro Crocetta, tanto caro al PD. Costui ha lasciato anche la Sicilia riparandosi in Tunisia e dedicandosi alla pratica dello sbiancamento.
Filippo Cardinale
TERME, E ORA SI APRONO LE DANZE. FIRMATA LA CONCESSIONE DEI BENI