TERME, ANCHE LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE CONTRO IL SILENZIO DELLA REGIONE

“Condivido pienamente le preoccupazioni manifestate dai Consiglieri comunali Fabrizio Di Paola e Ignazio Bivona sulla fase di stallo riguardante l’iter della privatizzazione delle Terme di Sciacca”.

Sono parole pronunciate dal presidente del Consiglio comunale Filippo Bellanca e diramate in una nota stampa. “In occasione della conferenza stampa di fine anno- continua Bellanca-  sollevai il problema ed ebbi modo di ricordare come la Regione Sicilia abbia più volte disatteso le mie sollecitazioni a promuovere una ulteriore visita a Sciacca per fare il punto sull ‘iter riguardante il programma di rilancio delle Terme, sottolineando ancora una volta come il Comune di Sciacca non può in nessun modo essere escluso dalle iniziative adottate dal governo regionale. Invece, come emerge anche dalla stessa nota dei Consiglieri Di Paola e Bivona, tutto è fermo alla riunione di luglio. Sarà mia premura trasmettere agli organi regionali di competenza una nota di disappunto per l’atteggiamento istituzionalmente poco riguardoso della Regione nei confronti del Consiglio comunale di Sciacca in ordine alla questione delle procedure che si stanno adottando per la privatizzazione delle Terme”.

 

N.D.R.

Dunque, dopo i consiglieri comunali Fabrizio Di Paola e Ignazio Bivona, anche il presidente del Consiglio comunale Filippo Bellanca rompe l’assurdo silenzio calato sulla questione delle Terme. Tutto ciò ci fa piacere, considerato che negli ultimi giorni il Corriere di Sciacca ha pubblicato diversi articoli a proposito del comportamento assunto dalla Regione, dall’Assessore Armao e dal Presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Non siamo più una voce nel deserto (siamo stati in compagnia, in verità, dell’associazione  l’AltraSciacca con cui stiamo attivando il Forum permanente sulle Terme di Sciacca). Ci attendiamo anche che i vari partiti, consiglieri comunali, spezzino il silenzio e protestino. Come attendiamo i sindacati, le categorie professionali.

Ci viene da scrivere “ORA O MAI PIU'” ricordando ai nostri concittadini che una volta pubblicato il bando di selezione per la scelta del privato, che gestirà le strutture termali, non ci sarà più possibilità, nè tempo, per “discutere” degli interessi della città nel contesto dell’affidamento. E non ci sarà più spazio per quei “protocolli d’intesa” tanto reclamati dai sindacati e dall’Amministrazione Bono.

Nella giunta guidata da Vito Bono, il cui silenzio sulla questione termale è inconcepibile, è stata assegnata anche una delega alle Terme. A che serve, se il silenzio seguita?

 

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