Teatro Samonà: a lavori quasi ultimati nulla si sa sulla futura gestione

SCIACCA. I lavori di riqualificazione del teatro popolare “Samonà” di Sciacca, ovvero l’opera pubblica più discussa nella storia della città, dovrebbero terminare nel prossimo mese di ottobre. Condizionale d’obbligo visto che sono cominciati nell’aprile del 2022 e un cronoprogramma previsto di 180 giorni. “Come riferito dalla direzione lavori – ci dice l’assessore comunale ai lavori pubblici Gianluca Fisco – ci sono stati problemi con la fornitura di materiale elettrico e meccanico in quanto bisogna sistemare impianti di vecchia generazione.

L’impresa dovrebbe terminare l’intervento entro il mese di ottobre – prosegue l’amministratore comunale – ma ciò su cui dobbiamo comunque prestare maggiore attenzione è quello delle prospettive di utilizzo dell’immobile. La proprietà del bene è della Regione Siciliana, abbiamo già avuto diversi incontri con l’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone, puntiamo ad ottenere una gestione totale e un contributo annuale che ci aiuti a tale scopo.

Ci sono ancora tanti aspetti da approfondire”. Fa bene il vice sindaco a preoccuparsi del futuro del teatro i cui primi lavori iniziarono addirittura nel 1978, ben 45 anni fa. Quelli in corso, finanziati dalla Regione Siciliana con un importo di 1 milione e 300 mila euro e un progetto redatto dal Genio civile, hanno previsto la sostituzione delle apparecchiature tecnologiche che dopo anni di mancato utilizzi sono risultate danneggiate, il ripristino funzionale della saletta convegni di circa 80 posti e la riapertura al pubblico della sala principale di 818 posti. In definitiva, il “Samonà” non sarà un vero e proprio teatro nemmeno con questo nuovo impegno finanziario regionale. La sala principale potrà ospitare solo convegni e concerti musicali perchè continuerà a mancare la definizione del palcoscenico. E’ stato inoltre realizzato il collegamento degli scarichi di acque reflue alla condotta fognaria comunale, che prima non c’era. Ora sarebbe opportuno sapere cosa accadrà a settembre quando l’impresa consegnerà i lavori alla Regione, aspetto questo che forse doveva essere chiarito prima.

Un antro esterno dell’immobile per mesi è stato luogo di dimora di un senzatetto e non è immaginabile che possa continuare ad essere simbolo di inefficienza della pubblica amministrazione. Solo poche settimane fa anche il capo del Genio Civile che ha progettato i lavori, Rino La Mendola, aveva invitato Regione e Comune a definire le modalità di successiva gestione del teatro, per evitare il ripetersi di quegli episodi di vandalismo che negli anni scorsi avevano danneggiato la struttura.

Giuseppe Recca