TEATRO POPOLARE, L’OPPOSIZIONE: “DI PAOLA E ALFANO PRENDONO MERITI NON LORO”
Tutta l’opposizione, nel suo ventaglio di gruppi, ha atteso oggi, la fine del congresso del Rotary, per intervenire sulla questione che ha riguardato il teatro popolare. “Plaudiamo all’iniziativa del Rotary per avere destato interesse sul Samonà, ma lo stesso non possiamo fare per i comportamenti di quanti, in primis il sindaco Di Paola – consci del fallimento del governo cittadino – hanno invece puntato a politicizzare l’evento, per appropriarsi meriti che non hanno”.
Per l’opposizione “quella incredibile “smania di grandezza” che in questi tre anni ha determinato l’isolamento politico della nostra città – con conseguenze a tutti evidenti – ha raggiunto l’apice in occasione del taglio del nastro, avvenuto anche questo in solitudine. Tutti sanno infatti che neL9; il Ministro Alfano, neL9; tantomeno il Sindaco Di Paola, possono ascriversi meriti per il completamento del Samonà, non è pertanto casuale che il taglio del nastro sia stato disertato da tutte le forze politiche (NCD escluso, ovviamente), nonché dalla stessa Regione Siciliana”.
“Unico presente- rimarca l’opposizione- il Ministro Alfano, dal quale invero ci aspettavamo che potesse rassicurare tutti sul destino delle nostre Terme, che incontrasse i lavoratori per assumere impegni ben precisi per il loro futuro. Ma si sa, come diceva Sciascia “il coraggio è una dote intera; a metà è falso eroismo”.
“E così abbiamo assistito alla solita passerella che ci ha riportato alla mente gli incubi dell’albergo di San Calogero, inaugurato e subito dopo richiuso. Ci puoL8; essere l’attenuante del clima elettorale ( si vota per regionali e comunali), ma la nostra cittaL8; merita ben altre attenzioni, in un momento storico cosiL8; difficile e triste in cui le nostre Terme rimangono clamorosamente chiuse e la cittaL8; soffre per una crisi senza precedenti”,continua l’opposizione.
“Ed invece prendiamo atto che i nostri “governanti” ( nazionali e locali) preferiscono rimanere beatamente chiusi nel loro Titanic, mentre l’orchestra suona, chiudendo le porte al opolo, ai tanti lavoratori senza lavoro, a quel popolo per il quale il Teatro eL8; stato pensato e realizzato”.