TEATRO POPOLARE, “ANCORA ZONE GRIGIE SULLA GESTIONE”

Bellanca e Deliberto hanno presentato interrogazione all’Amministrazione. Monte ha eluso diversi punti

I consiglieri comunali Cinzia Deliberto e Filippo Bellanca non sono soddisfatti dalle risposte dell’assessore Salvatore Monte in merito alla gestione del Teatro popolare siciliano, comunemente detto “Samonà”.

I due consiglieri comunali evidenzianio come “non sono stati indicati quali provvedimenti ed atti organizzativi relativi alle modalità di gestione della struttura e di concessione della stessa per manifestazioni organizzate da soggetti pubblici e/o privati siano stati adottati dal Comune e quali siano i loro estremi”.

Tale circostanza, per Deliberto e Bellanca, è infatti determinante “per capire se esista una disposizione regolamentare sulla fruizione del bene”, ed a tale scopo l’interrogazione era stata rivolta, oltre che al Sindaco, all’Assessore al Patrimonio.

I due sostengono che si è in presenza i di determinazioni di carattere regolamentare (attesa l’indeterminatezza e la generalità dei destinatari e l’indefinita ripetibilità ed applicabilità a fattispecie concrete) “per cui la loro individuazione spetta esclusivamente al Consiglio Comunale, secondo l’ordinaria ripartizione delle competenze tra gli organi comunali e coerentemente con la natura rappresentativa dell’organo consiliare”.

Inoltre, per i due consiglieri comunali “non è stato soprattutto specificato se risultino acquisiti i pareri in materia di igiene, sicurezza ed agibilità del teatro (e quali siano), compreso il piano di sicurezza e prevenzione e la nomina del relativo responsabile, in considerazione dei rischi che la contemporanea presenza di molte persone potrebbe determinare”.

E ancora, riguardo la pulizia del teatro, Bellance e Deliberto voglioni sapere seil Comune “provveda in proprio alla pulizia ed alla custodia dell’immobile e delle aree esterne o se tale servizio sia stato assegnato a ditte esterne e con quali modalità e quali siano gli oneri comunque richiesti a tale scopo ai richiedenti”.

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