Tdm, lettera aperta all’assessore alla sanità: “Potenziare ospedale di Sciacca e assicurare diritto alla salute”

SCIACCA. Lettera aperta all’assessore regionale alla sanità Giovanna Volo da parte del Tribunale Diritti del Malato dell’assemblea di Cittadinanzattiva di Sciacca e del suo distretto. Nel fare il punto dell’attività svolta e dei servizi che a partire dal 1996 sono stati istituiti all’ospedale Giovanni Paolo II, Lilla Piazza del Tdm rileva come la situazione sia precipitata quando la struttura sanitaria ha perso lo status di azienda ospedaliera: “In quel momento – scrive – è iniziato un lento e inesorabile depotenziamento dei servizi negli anni e un deterioramento strutturale importante. I servizi depotenziati o eliminati a Sciacca non sono stati sufficientemente sostituiti dall’azienda ospedaliera di Agrigento. Certamente questo è stato reso necessario dalle nuove norme, però ha provocato un’ importante diminuzione del numero di accessi nel nostro distretto”.

Il Tdm mette in evidenza anche i dati ufficiali regionali sugli accessi in ospedale. Dal 2010 al 2014 all’ospedale di Sciacca ci sono stati oltre 13 mila accessi in meno, un’utenza che si è riversata in altre province o, addirittura fuori dalla nostra isola. “Abbiamo cercato in tutti i modi di interloquire con Agrigento – aggiunge Piazza – però purtroppo abbiamo sentito, talvolta, lontane tutte le dirigenze che si sono succedute e la collaborazione che c’era stata è venuta a mancare. Per ovviare a tutto ciò si è cercato di coinvolgere la società civile ed è nato un comitato civico per la sanità con all’interno oltre 40 realtà civiche che hanno cercato in tutti i modi di salvare il nosocomio riuscendo a renderlo “DEA di I livello”, titolo che oggi è però solo sulla carta”. Il Tdm mostra preoccupazione per le notizie di abbandono di alcuni sanitari per andare in strutture private o in altre province.

Con la loro lettera, Tdm e Cittadinanzattiva chiedono all’assessore Volo di cercare in tutti i modi possibili, di “portare serenità a una comunita’ che non merita tutto cio’ e che cerca solamente di assicurare il diritto alla salute per tutti i cittadini”.

Giuseppe Recca