TASSA DI SOGGIORNO: PATTI CHIARI E AMICIZIA LUNGA

Stasera il Consiglio comunale per l’approvazione. La politica demarchi in modo inequivocabile ciò che è promozione, da ciò che serve a finanziare interventi reali nel campo dei servizi offerti al turista

Editoriale di Filippo Cardinale

Questa sera il Consiglio comunale deve approvare l’istituzione della tassa di soggiorno con il relativo regolamento. Ieri le Commissioni consiliari al Bilancio e al Turismo, in seduta congiunta, hanno reso il parere positivo e posto dei significativi paletti: la stesura di una relazione annuale dell’amministrazione comunale sugli investimenti previsti con il gettito della tassa; l’istituzione di un tavolo tecnico che si riunirà ogni anno e fornirà alla giunta un indirizzo di spesa e, infine, una fascia di esenzione per i bambini fino a 12 anni. E’ prevista, infine, l’esenzione per volontari, forze dell’ordine o comunque persone impegnate in attività di servizio in città. Sono, questi, dei margini interessanti e utili al fine di evitare la tracimazione dello scopo della tassa di soggiorno in sfere che non le appartengono e che possono essere contaminate da tentazioni clientelari.

La tassa è un tributo che si chiede a chi viene a soggiornare in Città, a chi spende soldi per trascorrere le vacanze, a chi soggiorna nelle strutture ricettive per ragioni di lavoro. E’ utile ricordare che il primo comma dell’articolo 4 del D Lgs del 14/3/2011 prevede espressamente che: I comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte possono istituire, con deliberazione del consiglio, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte di soggiorno.

Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali. Il sindaco della Città, insieme all’assessore che ha la delega al Turismo, hanno in diverse occasioni manifestato la volontà a utilizzare la tassa di soggiorno per il vero scopo cui è deputata.

Il “nuovo corso” dell’Amministrazione Di Paola intende essere tale per uno stile di amministrare che lo caratterizza dal passato. Almeno, questo abbiamo capito, e certamente così sarà. Ci auguriamo che la destinazione della tassa sia chiara, senza meccanismi di ripiego o deragliamenti interpretativi della norma.

E’ auspicabile che l’Amministrazione demarchi in modo inequivocabile ciò che è promozione, da ciò che serve a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali. Lo scopo della tassa è quello di attrezzare la città turistica di tutti quei servizi destinati alla fruizione del turista.

Abbiamo molto da lavorare per attrezzare la nostra città turistica al fine di renderla accogliente, funzionale, pulita, dotata di servizi che le possano far assumere quel valore aggiunto di cui tanto necessita. Tutti sappiamo le lacune della nostra Città in materia di turismo. E’ vergognoso presentarla con le erbacce, è vergognoso presentarla come città di mare ma priva di strutture di supporto alle spiagge, è vergognoso presentare la città con i suoi monumenti bisognosi di interventi, è vergognoso presentare la città con una viabilità indecente, è vergognoso presentarla senza idonea segnaletica al turista, è vergognoso presentarla con un ufficio turistico spesso chiuso nelle giornate festive.

La lista, naturalmente, è molto più lunga. La città ha, naturalmente, dei momenti attrattivi tradizionali. Per questi è necessario coinvolgere i privati. Ma è importante che il “nuovo corso” sia tale. Lo dimostri, l’Amministrazione e il Consiglio comunale, anche con la destinazione appropriata della tassa di soggiorno.

Del resto, “nuovo corso” significa anche assumersi il coraggio delle scelte. E per evitare equivoci, o interpretazioni estensive, il “nuovo corso” potrebbe inserire in maniera trasparente la destinazione indicando anche con le percentuali le somme da imputare per gli interventi cui la legge dell’istituzione della tassa di soggiorno fa cenno.

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