Tar dà ragione a ditta ittica saccense e sospende informativa antimafia della Prefettura di Agrigento

SCIACCA. Il Tar Palermo ha sospeso una informativa antimafia a carico di una società saccense, A.I. di commercializzazione di prodotti ittici. La società risultava destinataria di un’informativa interdittiva adottata dalla Prefettura di Agrigento e basata su una misura di prevenzione irrogata molti anni addietro a carico di uno dei soci.

Per effetto della misura interdittiva veniva successivamente disposta dalle autorità competenti, Assessorato della Salute, Asp Agrigento, anche la sospensione dell’attività.
La società in questione ha allora proposto ricorso davanti al Tar Sicilia- Palermo, con il patrocinio degli avvocati Calogero Marino e Ignazio Bivona, contro la Prefettura di Agrigento per l’annullamento, previa sospensione, della succitata informativa interdittiva e dei conseguenti provvedimenti di chiusura dell’attività.

In particolare gli avvocati Marino e Bivona hanno censurato il provvedimento impugnato sotto il profilo dell’eccesso di potere per difetto d’istruttoria e carenza di motivazione, in ragione della mancanza di attualità degli episodi richiamati dalla Prefettura a sostegno della gravosa misura interdittiva, nonché la contraddittorietà rispetto alle precedenti informative liberatorie rilasciate anche di recente dalla stessa Prefettura in favore della società ricorrente.

La Prefettura di Agrigento si è costituita in giudizio, con il patrocinio dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della richiesta cautelare avanzata dai difensori.

La prima sezione del Tar Sicilia Palermo, ha accolto l’istanza cautelare sospendendo i provvedimenti interdittivi irrogati a carico della società ricorrente ritenendo fondate le censure formulate dagli avvocati Marino e Bivona. Alla luce della ordinanza emessa dal TAR Palermo, la ditta saccense potrà riprendere regolarmente la propria attività.