Tar annulla provvedimento del Comune di Santo Stefano
Il Tribunale Amministrativo Regionale ha annullato il provvedimento con il quale l’Ufficio Tecnico del Comune di S. Stefano di Quisquina ha revocato la concessione edilizia in sanatoria relativa ad un manufatto edilizio seminterrato destinato a magazzino deposito realizzato in difformità alla concessione edilizia e ubicato in contrada S. Elia di quel Comune.
La vicenda riguarda il ricorso proposto da G.C. – rappresentato e difeso dall’avvocato Gaetano Caponnetto –, diretto ad ottenere l’annullamento del provvedimento impugnato dopo che il Comune aveva emesso una ingiunzione di demolizione dell’opera e pertanto aveva revocato, in autotutela, la sanatoria precedentemente concessa.
Per la presunta difformità il proprietario dell’immobile era stato sottoposto a giudizio presso il Tribunale di Sciacca e la pena era stata sospesa, a condizione della eliminazione della infrazione, ma essendo stata rilasciata la concessione edilizia in sanatoria, ed essendo, peraltro, intervenuto l’indulto, ogni provvedimento sanzionatorio era stato considerato decaduto.
In particolare il ricorrente ha evidenziato che l’atto impugnato riguarda la revoca di un provvedimento favorevole che comporta un pregiudizio evidente nella sfera giuridica del soggetto interessato e pertanto viene a configurarsi la mancata comparazione dell’interesse pubblico rispetto a quello del ragionevole affidamento del privato alla conservazione del bene.