SVOLTA CULTURALE E UNITA’ PER CREARE UN FUTURO MIGLIORE
Festa del lavoro ? Più che una festa, si dovrebbe parlare di commemorazione del lavoro che non c’è. La situazione economica e sociale continua a segnare un preoccupante momento di crisi e non ci si consola affatto guardando ad un Paese politicamente diviso che invece di pensare al bene comune continua ad alimentare una contrapposizione politica che alimenta odio e mina la crescita civica, culturale e sociale dei giovani.
Oggi dovrebbe essere il giorno in cui, anche se distratti dai pic nic e dalle “schiticchiate” odierne, i saccensi dovrebbero riservare un po’ di spazio anche ad un riflessione sulle grandi opportunità inespresse del territorio. Invece di creare lavoro, crescita sociale, ricchezza e bellezza, in questa fetta di Sicilia si continuano a costruire in tutti i settori disoccupati, precari, giovani che studiano e che vanno a lavorare fuori, persone che sono alla disperazione e di cui nessuno si accorge.
Non può essere una consolazione pensare ad un’Italia in crisi, questa terra ha mille chance per creare crescita occupazionale, economica e sociale, con le risorse di cui dispone.
Basta reagire con concretezza e soprattutto stare uniti: ognuno di noi deve fare la propria parte con grande volontà e determinazione, basta divisioni di ogni tipo, vanno superate se vogliamo salvare Sciacca.
Le contrapposizioni politiche in questa città stanno rovinando anche le nuove generazioni, dividersi su tutto sta alimentando sfiducia nei giovani, sempre più lontani da una cultura retrograda che è alla base delle occasioni sprecate.
Ognuno di noi, anche nelle piccole cose che fa ogni giorno, dovrebbe dare il proprio buon esempio, sul rispetto delle regole, di onestà, promuovere un sistema politico di collaborazione, umile, civile, democratico, un sistema che lavori costantemente per il bene comune.
Se la politica dimostra di non essere in grado di percepire i bisogni della gente comune e di potere agire utilizzando al meglio le grandi risorse presenti nel territorio, se i politici vecchi e nuovi continuano a deludere le aspettative della gente, se quando entrano nel palazzo vengono travolti dalla litigiosità a tutti i costi e si allontanano dalla realtà esterna, allora è arrivato il momento di pretendere con forza, ma uniti, una politica che abbia alla base le sue ragioni di fondo, i valori veri, di solidarietà, di uguaglianza, di giustizia sociale, per costruire con intelligenza ponti di incontro e di dialogo, con un obiettivo da raggiungere.
Mettiamo insieme il meglio delle intelligenze che offre la nostra comunità senza guardare all’appartenza politica, facciamo rientrare se possibile i “cervelli” fuggiti da una città che non offre nulla, convinciamo le persone che hanno maturato esperienze importanti a dedicarsi alla loro città d’origine, recuperiamo persone capaci che vivono la loro attività in modo marginale convinte che non ci sia più futuro o che per convenienza politica sono state escluse.
Se Sciacca si unisce escludendo i politici incapaci e che pensano alla loro carriera, cancellando le etichette e le bandiere di centrodestra, centrosinistra, leghismo e grillismo, la nostra bella città riuscirà sicuramente a far riprendere l’economia attraverso le proprie ricchezze, creando nuovi posti di lavoro, migliorando la qualità della vita e guardando con fiducia al futuro dei nostri figli. E festeggiare il Primo Maggio con più serenità.
Giuseppe Recca