Sventola la bandiera gialla in Sicilia: dati ok, ecco cosa si può fare da lunedì. Oggi l’ordinanza di Speranza

SICILIA. Dopo due mesi di zona arancione, la Sicilia si avvia a tingersi di giallo. Da lunedì l’Isola cambia colore con le ordinanze che il ministro della Salute Speranza firmerà nelle prossime ore. Resta stabile, ancorato vicino a quota 600 casi, il bilancio giornaliero delle infezioni da Covid, mentre la pressione sulle strutture ospedaliere continua a calare.

La strada che porta al giallo non dovrebbero portare sorprese e nel nuovo monitoraggio Covid della cabina di regia nazionale, atteso per oggi e relativo alla scorsa settimana, l’indice di contagio (Rt), sul territorio dovrebbe attestarsi intorno allo 0,8, con una leggera flessione rispetto allo 0,89 registrato nel precedente report e comunque al di sotto della soglia critica 0ari a 1 superata la quale può scattare l’arancione.

Un giallo che dovrebbe restare a lungo, perché oltre l’Rt nell’Isola sono in calo pure i posti letto occupati in ospedale e l’incidenza dei contagi sulla popolazione, ossia i due parametri che, su spinta delle Regioni, a partire dalla prossima settimana dovrebbero assumere un ruolo centrale nella classificazione del rischio.

Rimangono 14 i comuni off-limits, di cui due, San Biagio Platani e Gagliano Castelferrato, con il rosso in scadenza il 26 maggio e 14 mercoledì prossimo: Corleone, Vicari, Santa Cristina Gela, San Cipirello, Caltavuturo, Polizzi Generosa, Maniace, Mineo, Riesi Tortorici, Nizza di Sicilia e Ravanusa.

La Sicilia, però, resta fanalino di coda per dosi inoculate, pari al 78% di quelle consegnate da Roma. Ad accelerare la campagna potrebbe essere il via libera alle vaccinazioni sui quarantenni, confermate dalla Regione a partire da lunedì prossimo. In questo modo resterebbero esclusi solamente i soggetti tra i 16 e i 39 anni che non hanno patologie, mentre nei prossimi giorni arriveranno altre 60 mila dosi circa: 13mila di Johnson & Johnson e oltre 46mila di Moderna, queste ultime previste il 17 maggio.

Da Palazzo d’Orleans arriva anche un’altra conferma: nell’attesa che il Cts nazionale dia il proprio parere sull’utilizzo di AstraZeneca per gli under 60, le somministrazioni potranno proseguire, a richiesta, anche con Pfizer o Moderna. Invariato, invece, il siero da utilizzare nel richiamo per chi ha già effettuato come prima dose il vaccino di Oxford.

COSA CAMBIA.

LIBERTA’ DI SPOSTAMENTI. C’è completa libertà di circolazione non solo all’interno dell’intera regione, ma persino fra una regione e l’altra. Il che ad esempio dà il via libera pure al turismo anche da fuori regione. Resta in vigore il coprifuoco, che scatta ancora alle 22 (fino alle 5 di mattina), anche se dal 24 maggio potrebbe passare alle 23 (ma la misura è tuttora allo studio). La libertà di spostamenti comprende la progressiva «liberalizzazione» delle visite a parenti e amici: si può andare in casa altrui, ma non più di quattro adulti per volta, esclusi i minorenni.

BAR E RISTORANTI APERT A PRANZO E A CENA. Bar e ristoranti possono restare aperti a pranzo e anche a cena (ma senza eccezioni al coprifuoco delle
22). Ancora non si può stare al chiuso né prendere il caffè al banco, ma si può pranzare o cenare regolarmente al tavolo, rigorosamente all’aperto anche in caso di pioggia. I commensali devono essere distanziati di almeno un metro e i tavoli non possono ospitare più di quattro persone che non siano conviventi. Il personale deve tenere la mascherina e lo stesso devono fare i clienti anche al tavolo quando non stanno mangiando. Anche il pagamento è consigliato all’aperto. Sempre consentiti asporto e consegna a domicilio, dal primo giugno dovrebbe scattare la possibilità di consumare al chiuso dalle 5 alle 18. La possibilità serale di riaprire le sale interne è in fase di studio.

AL MARE. Possono riaprire gli stabilimenti balneari. Riaprono anche le piscine all’aperto, mentre restano ferme quelle al chiuso, di cui si potrebbe discutere nella cabina di regia di lunedì prossimo. Stessa sede in cui si discuterà fra l’altro della possibilità di autorizzare i banchetti per i matrimoni (restano al momento vietati) e di anticipare la data di apertura dei parchi tematici e di divertimento, ad oggi fissata al primo luglio, stessa data delle ripartenze di fiere e convegni.

CENTRI COMMERCIALI APERTI. Lunedì inoltre si discuterà se permettere la riapertura dei centri commerciali nel week end: al momento anche in zona gialla il sabato e la domenica (o più precisamente nei giorni festivi e nei prefestivi) devono restare chiusi. Aperti invece tutti gli altri negozi ed esercizi commerciali,
per i quali resta però obbligatorio esporre un cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno dei locali. Deve essere reso disponibile il gel per disinfettare le mani, e il personale deve indossare mascherine e guanti.

CINEMA, TEATRI, CALCETTO. Sono aperti  teatri, musei, aree archeologiche, sempre nel rispetto delle normative sul distanziamento e sulla prevenzione del contagio del Covid-19: prenotazione obbligatoria dei posti a sedere, distanza di sicurezza di almeno un metro tra gli spettatori, capienza delle sale limitata al 50% del totale, massimo 1000 persone all’aperto e 500 negli spazi chiusi, mascherina comunque obbligatoria.

PALESTRE. Pronte a ripartire anche le palestre, ma devono Aspettare il primo giugno, oltre a dover ovviamente garantire rigorose misure di sicurezza. E’ consentito lo
svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Anche i circoli sportivi possono essere aperti, ma con attività al momento solo all’aperto.