Sventato incendio su Monte Pellegrino, già pronti rami secchi e lo straccio per la benzina

PALERMO- La mano criminale non si ferma. Per appiccare l’incendio e aggredire ancora Monte Pellegrino erano stati sistemati lungo il bordo della strada cumuli di rami secchi e sterpaglie. Pronto anche lo straccio che sarebbe stato imbevuto di benzina. Come da manuale, questo è il modo come si innesca un incendio.

Intanto, il bilancio dei roghi appiccati a metà luglio sui monti intorno a Palermo è di quattro morti. A scoprire il tutto sono stati gli operai del Corpo forestale della Regione siciliana nel corso di un sopralluogo avvenuto stamattina.

Proprio Monte Pellegrino nella notte di Ferragosto è stato avvolto dalle fiamme generate probabilmente da un razzo di quelli utilizzati per festeggiare.
«Stiamo studiando un nuovo piano per la pulizia dei viali – promette l’assessore comunale all’Ambiente Andrea Mineo – senza contare i progetti di forestazione che stiamo portando a termine grazie ai fondi comunitari del piano React Eu. Abbiamo a disposizione quasi sei milioni di euro per la forestazione di circa 180 ettari di terreni su Monte Pellegrino».