SUL PEG LA MAGGIORANZA ALZA IL MURO E AMALGAMA L’OPPOSIZIONE

A distanza di un anno, la maggioranza può vantare un risultato: aver amalgamato tutta l’opposizione. Fino ad oggi è stata frammentata, a volte discordante, ma ieri sera l’opposizione ha fatto quadrato contro la maggioranza.

Ieri sera, in Consiglio Comunale, lo spaccato tra maggioranza e opposizioni è stata netta e bel delineata.

Il centro destra, Mizzica e M5S avevano presentato una richiesta ufficiale al Sindaco di potere avere una bozza del PEG, cioè di una versione del bilancio più dettagliata. Si tratta di uno strumento finanziario che, seppur formalmente va approvata dalla giunta dopo la approvazione del Bilancio in Consiglio, già è in possesso degli uffici.

Ad accendere la miccia è stata una precedente dichiarazione del sindaco Valenti nella quale annunciava pubblicamente che “il bilancio è da considerarsi modificabile e pronta a recepire le istanze delle opposizioni”. Le minoranze hanno chiesto, insieme, di poter avere in bozza una versione del bilancio più leggibile (il PEG), “per potere meglio operare anche con degli emendamenti”, ma viene negato.

“Pezzi della maggioranza, che definiamo falchi che non hanno alcun interesse affinché in consiglio si abbia un clima sereno, ieri sera si sono messi di traverso a questa ipotesi”, scrive oggi il centrodestra che evidenzia come già in Commissione bilancio “e con pubbliche dichiarazioni avevano negato la possibilità di fornire una versione del bilancio più analitica. Di fatto anticipando la scelta che invece è in capo all’Amministrazione e al Sindaco in particolare”.

Negli ultimi anni, l’Amministrazione Di Paola aveva fornito all’opposizione una bozza di PEG già in sede di lavori in commissione bilancio. “Così come negli ultimi anni il termine di presentazione degli emendamenti al bilancio non è stato considerato perentorio, ciò confermato anche dal dirigente di ragioneria ieri sera in aula”, aggiunge il centrodestra.

Tutte le forze di opposizione “hanno stigmatizzato il comportamento del Sindaco che alla fine ha chiuso alle opposizioni qualsiasi ipotesi di dialogo”. Una “vittoria di Pirro della maggioranza Valenti e dei suoi falchi che dimostra la chiusura totale del “cambiamento”.