Sul “luogo del delitto”: il Palermo allo “Stirpe” in cerca di rivincite e conferme
Giugno 2018: calcisticamente parlando, per i tifosi rosanero, un mese e un anno che significano un “boccone amaro” che ancora non è stato mandato giù. Non ci riferiamo alla mancata partecipazione della Nazionale ai Mondiali in Russia, ma alla sfida playoff tra Frosinone e Palermo, terminata, in un vortice di discussioni, con la promozione dei primi nella massima serie.
A suscitare polemiche e ricorsi furono soprattutto gli indimenticati e indimenticabili (in senso negativo) palloni lanciati in campo dalla panchina ciociara per stoppare le azioni del Palermo, che doveva segnare per provare a riequilibrare il match. Un episodio, reiterato, certamente scorretto che il Palermo e i suoi tifosi non hanno ancora archiviato, anche perché, da allora, le due squadre non si sono più incrociate sul rettangolo verde.
La memoria calcistica però è sempre viva così come, giustamente, il livello di attenzione dell’Osservatorio per le manifestazioni sportive che ha classificato la partita come “ad alto rischio” obbligando i tifosi residenti in Sicilia all’ acquisto di biglietti nel solo settore ospiti. Fino a qui la rivincita, sale dello sport, che non deve trascendere anche ricordando come gli allenatori di ora siano diversi da quelli di allora e che nessuno di chi era in campo quel giorno, gioca ancora con la stessa maglia (curiosamente Crivello e Szyminski l’hanno invertita).
Oltre, ci sono presente e futuro, che nel calcio contano sempre più del passato e il presente dice che la squadra di Corini ha battuto se non i migliori (il Genoa) una tra le migliori e dunque ha l’ambizione di stare tra le migliori. Un apparente scioglilingua che si può sintetizzare così: sconfiggendo il Genoa, il Palermo ha il sospetto di poter lottare per stare in alto. Fino ad ora, le precedenti giornate infatti hanno raccontato di un “undici” coraggioso, arrembante ma mai di primo livello (come giusto che sia ricordando da dove viene la squadra). Il successo di misura, lottato, ma meritato, ha per la prima volta però reso possibile il sogno promozione.
E allora, visto che nel calcio le conferme servono sempre e l’ultima parola non è mai data, quale miglior avversario del Frosinone per stabilire il grado di maturità e di forza di questo Palermo? È innegabile che un successo allo “Stirpe”, dove per ora i padroni di casa hanno raccolto solo vittorie, sarebbe un’ automatica investitura per la promozione. Ma Brunori & C. non avranno di fronte una squadra comoda da affrontare perché il Frosinone di Grosso, anche se in questo campionato non ha sempre raccolto (2 sconfitte e 3 vittorie), ha sempre giocato bene. I gialloblù in casa, non hanno mai fallito e saranno determinati nel vendicare la sconfitta dell’ultimo turno contro il Cittadella. Del resto, anche i bookmakers con licenza AAMS disponibili su Wincomparator.it non hanno dubbi nell’identificare i frusinati come i favoriti.
Rivincite da prendere, conferme da dare: in Ciociaria come a Palermo si gioca con lo stesso obiettivo, portare a casa i tre punti e dimostrare che la serie A