ECCO L’INTERDITTIVA ANTIMAFIA PER HYDORTECNE: “TENTATIVI DI INFILTRAZIONE MAFIOSA”

“Sussistono elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa”. Termina così il provvedimento emesso dal prefetto di Agrigento Dario Caputo, in data 8 aprile e notificato stamattina alla società Hydortecne Srl il cui socio unico è la Girgenti Acque.

Nel provvedimento, si fa la disamina della storia della società collegata alla Girgenti Acque e costituita il 4 marzo 2013. L’Amministratore Unico è Pietro Arnone, di Agrigento, e Procuratore e responsabile tecnico è il saccense Francesco Fiorino.

Hydortecne Srl nasce a seguito della delibera del 20 febbraio 2013 con la quale il Consiglio di Amministrazione di Girgenti Acque “…al fine…di potersi dotare esclusivamente di una società in house totalmente partecipata e controllata…con un capitale di € 100.000…” autorizza appositamente alla costituzione della nuova società il presidente del Consiglio Marco Campione. Nella delibera, la neonata società è ritenuta “…strumento essenziale per il mantenimento degli impegni assunti (da Girgenti Acque)…opererà sotto il controllo dell’organo amministrativo di Girgenti Acque ed esclusivamente per il raggiungimento degli obiettivi per i quali la stessa Girgenti Acque ha assunto impegni contrattuali”.

Nell’interdittiva, è scritto che “formalmente e sul piano sostanziale, Hidortecne faccia capo alla medesima compagine proprietaria a carico della quale (Girgenti Acque ndr), nel novembre 2018, sono stati accertati i presupposti interdittivi”.

Nella interdittiva antimafia emessa dal Prefetto e che alleghiamo in PDF, è spiegata la filiera di motivazione che hanno indotto alla firma del provvedimento che blocca la Hydortecne Srl e che sarà commissariata dal Prefetto. LEGGI: INTERDITTIVA HYDORTECNE

 


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