Stufe San Calogero: nuova gestione e fruizione solo in condizioni di assoluta sicurezza

C’è la volontà politica di nuova fruizione di un sito di grande valore naturalistico, ma solo attraverso procedure trasparenti e garantendo la sicurezza dei visitatori

SCIACCA. Si è discusso della possibile riapertura delle stufe e delle grotte di San Calogero ieri a Palermo in una riunione sulle terme saccensi. Il sindaco Fabio Termine e l’assessore al turismo Francesco Dimino hanno incontrato dirigenti e funzionari regionali, ma anche la Soprintendenza, e sarebbe stato chiarito che rispetto alla volontà politica di riaprire stufe e grotte per visite guidate, si deve prima di tutto avviare un percorso di verifica delle condizioni di sicurezza del sito. Le grotte sono un luogo ricco di storia e leggenda, le oltre 20 mila visite nei tre anni di apertura confermano che c’è grande attenzione e che possono rappresentare un forte elemento di attrazione. Ma la Regione, pur aprendo le porte ad un nuovo percorso di gestione (che non si farebbe comunque attraverso affidamento diretto come aveva fatto il precedente governo regionale) ha la necessità di fare le opportune verifiche sulle condizioni di sicurezza dei siti, dove tra le altre cose si stanno concludendo ulteriori spedizioni scientifiche. Nuovi incontri sono stati programmati a maggio, ma stando così le cose appare difficile una riapertura in estate.