STUDIO SRM, SOMMERSO AL SUD IN CALO SE SI RIDUCONO TEMPI GIUSTIZIA
L’Economia sommersa ed illegale in Italia ammonta a circa 380 mld di euro, il 23% del Pil
(22% in Spagna e 7,8% in Germania). Negli ultimi 10 anni era al 27,3%.
È quanto emerge dal nuovo numero della “Rassegna economica” curata dal Centro studi Srm (collegato al gruppo Intesa Sanpaolo), dedicato quest’anno al tema della legalità e della trasparenza, presentato ieri presso la sede di Intesa Sanpaolo a Napoli. Nel Mezzogiorno vale 112 mld di euro, circa il 30% del Pil del
Sud, in calo rispetto al 34% del 2009.
Da questo dato Srm analizza l’efficienza della giustizia: nell’ipotesi di dimezzamento dei tempi della giustizia si avrebbero più di 200 mila nuove imprese, un incremento del 10% della loro dimensione, una riduzione dei costi per le imprese di 1 mld annuo di euro a livello aggregato e la possibilità di ottenere credito per 30 mld.
Inoltre, nel ranking dell’Indice di Legalità della World Bank, l’Italia continua a guadagnare posizioni: dal 35° è salita al 28° posto su 126 Paesi; si stima che ad un aumento dell’1% del Pil pro-capite medio corrisponda la crescita di 0,5 punti dell’Indice di legalità. Al Sud – sottolinea la ricerca di Srm – l’effetto è ancora più rilevante: l’1% in più di Pil pro-capite, genera un aumento di 1 punto nell’Indice di legalità.