Struttura commerciale Tabasi: commissione consiliare chiede chiarimenti al commissario ad acta

SCIACCA. La commissione consiliare attività produttive del Comune di Sciacca, presieduta da Raimondo Brucculeri, ha presentato una richiesta di chiarimenti al commissario ad acta Orazio Amenta che la Regione Siciliana ha nominato in sostituzione degli uffici e del consiglio comunale per seguire gli atti del Piano Particolareggiato attuativo di interventi di nuova costruzione “Parco Commerciale e Opere di urbanizzazione in località Tabasi”.

La commissione chiede se l’intervento “massivo” di un nuovo insediamento commerciale su un’area che è stata oggetto di perimetrazione, giusta la Deliberazione Commissariale ad Acta n. 123 dell’11.06.2002, all’interno di parte dell’area a suo tempo indicata per la Prescrizione Esecutiva n.4, ma non attuata nei termini di legge, configura una “variante urbanistica”, considerato che l’intervento proposto si pone in difformità rispetto alla tipizzazione impressa e riportata nelle tavole contenute nel vigente P.R.G.

Secondo la commissione, in tale ipotesi,l’area che si è intesa perimetrare secondo gli artt. 30 e 31 della L.R. 19/2020, avrebbe invece dovuto seguire il percorso delineato per le varianti disciplinate dall’art.26 avviando, in ogni caso, una Conferenza di Pianificazione, per la quale occorreva sottoporla alla preventiva e prescritta verifica di assoggettabilità alla V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica), ai sensi dell’art.12 del D.Lgs. 152/2006 oltrechè, di seguito, a Valutazione d’Impatto Ambientale (V.I.A.) ai sensi dell’art. 6, co. 5 del precitato D.Lgs., atteso il rilevante e significativo impatto ambientale, sia puntuale che cumulativo, inevitabilmente produrrà e indurrà nell’ambiente interessato e nell’intero territorio. In tal senso, la commissione chiede al commissario “come intende valutare l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria dovuti dalla ditta e se fra i suoi compiti istituzionalmente attribuiti rientrano le valutazioni in termini di benefici per la città, non solo in termini occupazionali ma anche infrastrutturali, atteso che è auspicabile quanto prevedibile un afflusso veicolare con gli attesi riverberi anche dall’immediato hinterland”.

L’iniziativa vuole evitare il verificarsi e il perpetuarsi di recenti esperienze “che hanno compromesso e reso poco gestibile – si legge – il traffico veicolare indotto come recentemente verificatosi per analogo insediamento commerciale sulla Via Lioni, in particolare con riferimento agli accessi dei centri direzionali e giudiziari del pianoro di C/da Perriera, zona di espansione della città di Sciacca”. Inoltre, chiede se l’intervento ha considerato, per gli effetti indotti, “le pesanti refluenze del nuovo insediamento sul tessuto commerciale esistente sia nel centro storico della città che nelle sue adiacenze e zone di espansione. E ciò anche considerata la mancanza del Piano Commerciale Urbano che avrebbe consentito la pianificazione delle attività commerciali tenendo ben presente che la sua assenza impedisce di poter autorizzare l’apertura di centri e parchi commerciali nel territorio cittadino”.