STRAGE DI CANI, ORA SPUNTANO ANCHE MINACCE DAI TONI “TERRORISTICI”

Non si arresta il fronte degli animalisti, e sedicenti tali, impegnato in maniera assillante attraverso i social a lanciare odio e fango sulla città di Sciacca e sulle autorità istituzionali.

Su Facebook, il social dove più si sono concentrate le proteste e le offese nei confronti dell’amministrazione comunale e della città intera, oltre a tanti singoli e incredibili attacchi conditi da minacce e offese, è spuntatO nelle ultime ore il post di una organizzazione denominata “Animal Liberation Front” (Fronte Liberazione Animali).

Si tratta di un’organizzazione che si definisce animalista, ma che in un messaggio, che non sappiamo quanto sia reale, utilizza frasi tipicamente di matrice terroristica, con riferimento all’uccisione dei cani.

“La strage dei cani di Sciacca – si legge in un’immagine che contiene il logo dell’associazione – sarà vendicata con ogni mezzo e modalità e colpiremo senza pietà in tutto il territorio siciliano”. Una minaccia irreale e allo stesso tempo gravissima sulla quale si rende necessario un approfondimento da parte dell’autorità giudiziaria. L’organizzazione pare sia presente sul territorio italiano, ma bisogna verificare se il post è reale e se fa riferimento allo stesso soggetto.

La vicenda sta assumendo contorni clamorosi e per certi versi drammatici. Dopo la sorpresa del dirigente regionale che si scaglia contro il territorio, ecco spuntare questo misterioso messaggio. Da tutta Italia continuano ad arrivare accuse alla città di Sciacca e alla Sicilia per un episodio che è stato molto grave  e che ha scosso tutti, che impone di promuovere misure urgenti per limitare il fenomeno randagismo tutelando persone e animali, ma che allo stesso tempo vede le forze dell’ordine in azione per individuare i responsabili. Ed è a loro che in un Paese democratico bisogna affidarsi, evitando reazioni scomposte e preoccupanti.

Le regole del vivere civile prima di tutto, occorre avere fiducia nella magistratura e protestare, se necessario, rispettando tutti ed evitando pericolose azioni di esasperato accanimento che alimentano solo odio.

Giuseppe Recca

 

 


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