STASERA AL CASTELLO LUNA “ZORRO, UN EREMITA SUL MARCIAPIEDI”

Continuano le serate “De Luna Bentornata estate”  al CastelloLuna , che fu della famiglia De Luna. Lo spazio, immerso nei resti del meraviglioso sito monumentale del Castello ospiterà un ricco cartellone di eventi che spazieranno dalla musica al teatro, dal cabaret alla cultura gastronomica, e, che avranno un unico denominatore: la Sicilia.

Ogni sera il Castello, spalancherà le porte ai visitatori che potranno visitare quanto rimane dell’imponente dimora medioevale (le mura e la torre circolare). Una volta entrati, sotto il cielo stellato, sarà possibile godere della buona musica e di spettacoli che riporteranno il pubblico al periodo dei fasti del Castello.

Il filo portante di tutta la programmazione sarà la sicilianità in tutte le sue caratteristiche. Quale migliore inizio, dunque aprire l’articolato ciclo degli eventi con un protagonista della cultura, dell’arte e dello spettacolo contemporanei, che con le sue interpretazioni teatrali “senza tempo” ha portato la Sicilia e la sicilianità nel mondo.

A Mimmo Cuticchio – attore/puparo/cuntastorie – che proprio quest’anno festeggia i suoi 50 anni di attività artistica, sarà dedicata la prima stagione del 2013 con una mostra fotografica, proiezioni di filmati, incontri e dibattiti. L’ingresso a tutti gli eventi sarà riservato ai soci del castello (tutti possono richiedere la tessera) e ai turisti che nel periodo estivo soggiornano nelle strutture alberghiere della città.

Per alcuni eventi l’ingresso sarà libero, mentre per altri si pagherà un ticket contenuto, comprensivo di consumazione al foyer. La disposizione delle sedute non sarà quella canonica di un teatro, ma ricorderà quella del café chantant dove si potranno consumare bibite e specialità gastronomiche nel corso dello spettacolo.

La gastronomia siciliana sarà il cavallo di battaglia delle serate: una completa dedizione alla terra natia, un carosello di gusti e sapori che solo la nostra eclettica cultura gastronomica può esprimere.

Ogni sera verranno proposti menù differenti: una rassegna di ricette che partendo dalla tradizione araba, passano per le successive dominazioni, incontrano la cucina dei monsù, la pasticceria svizzera, il piacere degli inglesi e approdano in quello che oggi è il nostro patrimonio enogastronomico, invidiato e imitato in tutto il mondo.

“La nostra è una scommessa – commenta il direttore artistico Calogero Di Leo – in questo momento di “crisi”, dove l’immobilismo regna sovrano, ed in sintonia con quanto scriveva Cicerone: «numquam est tam male Siculis, qui aliquis facete et commode dicant», (qualunque cosa possa accadere ai Siciliani, essi lo commenteranno con una battuta di spirito) e per opporci al pensiero dello scrittore Tomasi di Lampedusa che nel romanzo Il Gattopardo sostiene che: “la Sicilia è destinata a rimanere così com’è, senza che in essa si possano verificare cambiamenti”.

 

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