STABILIZZAZIONE PRECARI: “IL BLUFF DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE”

Il centrodestra, carte alla mano, dimostra che il termine “ultimo e perentorio” del 31 ottobre 2019 per la stabilizzazione dei precari a carico comunale è solo un cavallo di Troia per penetrare le sensibilità dei consiglieri comunali in vista dell’approvazione del bilancio comunale. Tanto è vero che da diversi giorni da parte dell’Amministrazione comunale e della maggioranza sono stati lanciati appelli, rivolte alle opposizioni, al senso di “responsabilità”. In buona sostanza, i consiglieri del centrodestra non accettano che il bilancio da approvare prossimamente sa legato indissolubilmente alla sorte della stabilizzazione dei 73 precari e al termine ultimo del 31 ottobre 2019.

Il Comune di Sciacca aveva inviato una richiesta di chiarimenti alla Direzione generale degli ammortizzatori sociali e della formazione LEGGI LETTERA 6 richiesta PARERE COMUNE.

La Direzione Generale ha risposto il 14 giugno scorso LEGGI RISPOSTA PARERE MINISTERO  evidenziando, sostanzialmente, che l’unico presupposto normativo di inquadramento dei precari a carico del Comune di Sciacca è il comma 552 della legge 244/2007 (quella norma che stanziò 3 milioni di euro al Comune di Sciacca grazie ad un emendamento dell’allora senatore Giuseppe Marinello). Nella lettera di risposta della Direzione generale degli ammortizzatori sociali e della formazione non c’è riferimento alla scadenza “perentoria” del 31 ottobre 2019. Del resto, i precari a carico della Regione hanno un contratto fino al 31 dicembre 2019.

Il centrodestra osserva che il comma 446 della legge 30 dicembre 2018 n. 145 (legge finanziaria) prevede (alla lettera H) tra le condizioni la proroga al 31 ottobre 2019 ma limitatamente alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sardegna. Una legge che riguarda, però, i precari che devono essere stabilizzati con fondi statali. A Sciacca, invece, i precari verranno stabilizzati interamente con fondi comunali.

Il centro destra, in una nota a firma dei consiglieri Bentivegna,Milioti, Monte, Caracappa, Santangelo, Cognata, Bono, Maglienti e dall’indipendente Deliberto, sottolinea come “l’Amministrazione comunale ha messo in scena un grande bluff”. Nella nota, i consiglieri comunali definiscono “un vergognoso tentativo di impedire la libera espressione della nostra volontà politica sulla prossima manovra di bilancio, facendo credere che se il bilancio non fosse stato approvato entro il 31 ottobre 2019, i lavoratori socialmente utili sarebbero stati licenziati”.

Scrivono che ciò “è un falso sulla base di un falso presupposto normativo, collegato ad una norma della legge di stabilità nazionale approvata alla fine del 2018, che invece è risultato inapplicabile ai nostri LSU. E che se anche fosse stato ritenuto applicabile è stato comunque recentemente modificato, prorogando le scadenze dei contratti per gli LSU cui è riferibile al 31.12.2019”.

Nella nota sottoscritta, viene ribadito “che i nostri LSU non soggiacciono a tali scadenze anche perché la loro stabilizzazione avviene con fondi esclusivamente comunali. D’altronde nella stessa delibera della Giunta n. 138 del 04.09.2019 è riportata una corrispondenza con il Ministero del Lavoro da cui si evince che le uniche condizioni per la stabilizzazione di questi lavoratori sono la loro riconducibilità ai precedenti progetti con cui furono contrattualizzati dalla precedente Giunta, la vacanza dei posti ed il rispetto dei limiti di spesa”.

Dunque, “nessuna scadenza temporale. Anzi se l’Amministrazione comunale , come ormai è nelle cose, prorogasse gli attuali contratti a tempo determinato di un ulteriore lasso temporale, si potrebbero risolvere i problemi, emersi in questi giorni, circa il numero di ore con cui vengono stabilizzati in quanto, nel frattempo, alcune unità del comune andranno in pensione aumentando così il limite della spesa del personale”. 

Per i firmatari della nota, “quello che è successo è gravissimo. Addirittura ci sono stati persino pubblici appelli al senso di responsabilità dell’opposizione, quando invece se c’è una parte politica che dovrebbe dimostrare responsabilità, questa è proprio l’attuale Amministrazione. Non è certo colpa nostra se oggi questa maggioranza non ha più i numeri per sostenere le proprie proposte consiliari, considerato che ciò si è potuto verificare per una serie di maldestre operazioni politiche tutte interne a questa compagine.

Nei prossimi giorni, annunciano i firmatari della nota, “è nostra intenzione incontrare gli LSU per illustrare con chiarezza gli aspetti tecnico normativi della loro posizione è la nostra proposta”.