STABILIZZAZIONE PRECARI E RISCHIO PENALITA’, SIMONE DI PAOLA PRESENTA INTERROGAZIONE

Da diversi anni mi batto con tutte le mie forze affinchè i numerosi lavoratori con contratto a tempo determinato (regionali, contrattisti ed ex articolisti) che, con spirito di abnegazione e senso del dovere, forniscono un servizio irrinunciabile al Comune di Sciacca e lo fanno nell’incertezza di una condizione di precarietà che si trascinano dietro da una vita, possano finalmente conoscere una stagione di serenità e di stabilità, quanto meno sotto il profilo lavorativo, per se e per le proprie famiglie.

“Numerose sono state in questi anni le opportunità di procedere ad un piano di stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato, ma mai in nessuna occasione il Comune di Sciacca ha saputo (o forse voluto) cogliere tali possibilità, al contrario di altri comuni che invece hanno saputo risolvere le difficoltà di organico, investendo innanzitutto sulle molte professionalità che già si trovavano al proprio interno”. Lo dichiara il consigliere comunale Simone Di Paola che evidenzia come nella “finestra aperta nel 2015 il Comune di Sciacca sia stato tagliato fuori a causa delle titubanze, dei ritardi, delle inadempienze e dell’incredibile temporeggiare e  che hanno  determinato, ai sensi della cosiddetta “Legge Delrio”, l’impossibilità di procedere alla realizzazione di tali piani di stabilizzazione”.

La domanda che pone Di Paola è come “non ci si è mossi  per tempo, quando cioè le condizioni erano ottimali per procedere in tale direzione, anziché oggi nascondersi dietro le dinamiche del legislatore nazionale come paravento dove celare le proprie evidenti responsabilità”

Di Paola suona l’allarme: “I Comuni che pur avendo le carte in regole non stabilizzeranno i precari, già in organico, nel triennio 2016-2018 subiranno un taglio del 30% dei trasferimenti; mentre per i comuni che assumeranno in pianta stabile i precari scatterà invece un incentivo di dieci anni”. Dunque, i comuni dovranno redigere un apposito piano entro giugno del 2016. E Di Paola si chiede se “a fronte di una simile iniziativa l’Amministrazione comunale deciderà una volta per tutte a svestire i panni del “Re tentenna” ed assumere entro le scadenze che il legislatore regionale vorrà indicare tutte le necessarie determinazioni”.

Nell’interrogazione che Di Paola ha presentato chiede all’Amministrazione Comunale di sapere “quali iniziative ha in animo di assumere per procedere in direzione della definizione di un piano di stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato”.

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