SPORTELLO ANTIVIOLENZA…QUANDO ERA FIORE ALL’OCCHIELLO DEL DISTRETTO GIUDIZIARIO SACCENSE
L’archivio del nostro giornale, dalla sua messa online nel 2010 ad oggi, contiene 32.000 articoli consultabili nell’apposita casella di ricerca. E’ una preziosa miniera di notizie. In questi giorni è emersa pienamente la vicenda relativa alla dottoressa Elina Salomone, psicologa a cui fu assegnata la responsabilità dello sportello sin dall’istituzione voluta tenacemente dall’allora Procuratore della Repubblica di Sciacca, Vincenzo Pantaleo. Grazie al nostro archivio, è facile riscontrare la storia dell’iniziativa.
Fu istituito il 26 aprile 2011 in sinergia con i Servizi Sociali del Comune di Sciacca, e il 15 ottobre dello stesso anno, il procuratore Pantaleo, insieme al sostituto Michele Marrone, alla responsabile Elina Salomone e all’ex sindaco Vito Bono, illustrarono i primi positivi risultati.
Una conferenza stampa (nella foto), quella del 15 ottobre 2011, nella quale fu presentato il nuovo spot dello sportello antiviolenza. Fu anche l’occasione per illustrare i risultati maturati dal giorno della sua attivazione. “Si tratta di un servizio che non ha uguali sul territorio nazionale. Lo sportello è dedicato a chi subisce violenza, e si rivolge in modo particolare a donne e minori”, sottolineò il procuratore Pantaleo.
A coordinare lo speciale sportello fu chiamato il maresciallo dei carabinieri Lorenzo Longo, comandante della locale stazione. Al suo all’interno operano, con spirito volontario, avvocati, psicologi, assistenti sociali, forze dell’ordine e magistrati, costituisce un primo livello di accoglienza e supporto a quanti subiscono violenza, nelle sue forme sessuali, fisiche e psicologiche. Lo sportello ha un numero verde: 800550300.
“Lo sportello- sottolineò allora Vincenzo Pantaleo- è un primo livello di accoglienza a chi denuncia la violenza nelle sue diverse forme. Non è certamente un consultorio, ma un primo approccio per introdurre su un percorso psicologico-giudiziario la vittima che denuncia il reato. Chi subisce violenza ha poca cognizione del percorso che è necessario affrontare, e in tale contesto lo sportello rappresenta un’opportunità da cogliere nella consapevolezza di ricevere assistenza da personale specifico”.
Lo sportello, da diversi giorni è fermo. L’Amministrazione comunale ha “disimpegnato” la dottoressa Salomone dallo svolgere l’attività di coordinamento. Ieri è stato lanciato il grido di allarme dagli operatori dell’associazione La Fenice i cui operatori sono stati al servizio volontario dello sportello antiviolenza.
Le richieste di aiuto continuano, ma lo sportello è in stop. Si auspica che l’Amministrazione comunale “riaccenda” i motori dell’entusiasmo operativo della dottoressa Salomone e che lo sportello antiviolenza possa ritornare subito al servizio delle donne, dei minori, che subiscono violenza.
Nel calcio vige un saggio principio: squadra che vince non si cambia. Il sindaco ha anche la delega allo sport, dimostri di avere padronanza della materia. E volendo parafrasare, sportello che vince, non si cambia.
Filippo Cardinale