SPIR, SOPPRESSIONE TRIBUNALE: “CUI PRODEST?”

Non possiamo e non vogliamo più tacere: la chiusura del Tribunale di Sciacca è da ritenere un atto gravissimo per la lotta alla criminalità organizzata e comune. Possiamo definirlo, con amara ironia , un dono che lo Stato porrebbe nel nome della “razionalizzazione” alle potenti consorterie mafiose dell’Agrigentino”. Lo dichiara il segretario generale nazionale dello Spir, sindacato dei poliziotti,  Alletto Antonino.

“In qualità di rappresentanti degli Uomini e delle Donne della Polizia di Stato- afferma- chiediamo a questo Governo di rivedere e correggere la bozza di legge che prevede la chiusura delle circoscrizioni giudiziarie scongiurando la chiusura del Tribunale di Sciacca. E’ ferma volontà dei Poliziotti Agrigentini che si rivedono nella nostra sigla sindacale , porsi al fianco dei magistrati e dei cittadini per il mantenimento di un presidio giudiziario determinate, quale è Sciacca, per arginare qualsiasi fenomeno di criminalità e diamo la nostra disponibilità alle associazioni ai Sindaci e agli ordini professionali che hanno compreso gli effetti drammatici che determinerebbe tale chiusura”.

“La chiusura del Tribunale di Sciacca- conclude Alletto- non è certamente un risparmio per l’erario e questo renderebbe,anche per le Forze di Polizia, tutto più difficile ed oneroso generando un aggravio economico. Immaginate per ogni singolo processo per direttissima quanti Uomini dovrebbero lasciare quella cittadina, indebolendo il controllo del territorio, per intere giornate al fine di accompagnare e vigilare l’arrestato per poi tradurlo ad Agrigento, che dista 60 Km da Sciacca, per effettuare il connesso processo e una volta condannato tradurlo presso la locale casa circondariale. Ci chiediamo e Vi chiediamo ma tutto ciò cui prodest ? Considerato che il Tribunale di Sciacca è di proprietà del Comune .

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