SPIAGGIA LIDO SALUS, DIVIETO DI BALNEAZIONE PER “COPIA E INCOLLA”. L’AMMINISTRAZIONE RICHIEDA LE ANALISI ALLA REGIONE

La spiaggia del lido Salus era la più frequentata, almeno fino alla fine degli anni settanta. Poi a poco a poco vi è stato l’esodo verso altre spiagge più lontane dal centro abitato. In effetti, la nostra classe politica allora rilasciò licenze edilizie in  quantità tale da rovinare tutta la costa del Lido Salus.

Un numero impressionante di costruzioni non solo mutò il paesaggio, ma trasformò anche la via Lido, detta “la panoramica” per via dello stupendo paesaggio che si vedeva percorrendola (praticamente si costeggiava il mare), in un continuo “recinto” tale da non consentire l’agevole accesso alla spiaggia.

La  quantità tale di case, e una zona priva di rete fognaria, portò l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente a decretare il divieto di balneazione. Da diversi decenni la spiaggia del Lido Salus è vietata alla balneazione. Ma la situazione, negli ultimi anni è assai migliorata. Il mare è limpido, cristallino. Tutte le abitazioni si sono adeguate alle normative per lo scarico delle acque nere.

La spiaggia si è ripopolata. Per via del diviteo di balneazione è priva anche di bagnino e ciò crea davvero notevole pericolo.

Nonostante ciò, l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente continua a decretare ogni anno il divieto di balneazione. Ci viene il sospetto che tale divieto sia il frutto di un “copia e incolla” che si replica di volta in volta.

Invitiamo l’Amministrazione comunale a richiedere lumi all’Assessorato e farsi inviare i dati delle analisi. Ma soprattutto chiedere se ogni anno vengono effettuate nuove analisi o se si va avanti per replicare le situazioni di diversi decenni fa.

 

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