SOS DEMOCRAZIA: “INACCETTABILI LE PAROLE DI GRILLO SU MAFIA”
L’associazione interviene con una nota dopo le dichiarazioni di Beppe Grillo,leader del Movimento 5 Stelle, nel corso del comizio di Sciacca
“Nel trentennale della morte di Pio La Torre, riteniamo inaccettabile che il suo sacrificio e quello di uomini e donne come Libero Grassi, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rosario Livatino, Emanuela Loi, Pippo Fava, Beppe Alfano, venga banalizzato da un comico”.
L’associazione SOS Democrazia in una nota interviene sulle affermazioni di Beppe Grillo. “Prima a Palermo e poi a Sciacca il comico genovese Beppe Grillo ha affermato che “nessun mafioso prendendo il pizzo da qualcuno uccide il proprio cliente, invece questo Stato sta uccidendo i clienti che siamo noi”.
“Grillo- continua la nota- dimentica forse che il popolo siciliano ha subito sulla sua pelle la violenza della mafia. Noi siciliani abbiamo visto saltare per aria autostrade, automobili e interi quartieri, visto bambini sciolti nell’acido e i corpi di giornalisti, giudici, poliziotti, carabinieri e imprenditori giacere senza vita per terra. Chieda agli imprenditori che si sono ribellati al racket di cosa è capace la mafia che li costringe, insieme alle loro famiglie, a vivere una vita blindata sotto protezione e a combattere ogni giorno per poter ritornare a lavorare.”
“Dalle parole di Grillo- conclude la nota- sembrerebbe quasi che tutto questo non fosse mai accaduto. Ricordiamo al leader del “Movimento 5 Stelle” che paragonare la mafia allo Stato è un grave errore perché, nonostante ci siano politici collusi, nelle istituzioni c’è ancora chi si batte contro la mafia rischiando ogni giorno la propria vita. Ognuno di noi ha il dovere di onorare il nome delle vittime di mafia, di rispettare il dolore delle loro famiglie, ma soprattutto abbiamo il compito di educare i giovani, di cui Grillo parla tanto, alla legalità e al disprezzo della mafia”.
Oltre alla nota di SOS Democrazia, la giornata di oggi è stata caratterizzata da altre prese di posizione .
SDEGNO DEI PARENTI DELLE VITTIME «Grillo parla come un mafioso senza essere nemmeno originale. Gli stessi argomenti prima di lui li hanno gia utilizzati Vito Ciancimino e Tano Badalamenti. E come l’ultimo dei mafiosi non ha nemmeno il coraggio di confrontarsi pubblicamente sulle sue patetiche provocazioni». attacca Claudio Fava della Segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà e figlio di Pippo Fava, il giornalista ucciso dalla mafia. «Le parole di Beppe Grillo sono un’offesa nei confronti di tutti i familiari delle vittime di Cosa Nostra – afferma Angela Ogliastro, sorella di Serafino Ogliastro, un ex poliziotto ucciso dalla cosca di Brancaccio nel ’91 – sono un insulto al lavoro svolto in questi anni dai magistrati e dalle forze dell’ordine. Come si permette Grillo a fare l’elogio della mafia in una città che gronda sangue di vittime innocenti?»
CRITICO ANCHE FIORELLO Lo attacca anche Fiorello che nella sua quotidiana rassegna stampa ha citato l’articolo che riportava le dichiarazioni di Grillo. «Se dice certe cose -afferma Fiorello- vuol dire che non conosce nulla di mafia. Ammettilo Grillo hai detto una c….»
GRILLO REPLICA «Mafioso mi mancava. Avanti, sparate le ultime cartucce». Così Beppe Grillo dalle pagine del suo blog replica a chi lo ha criticato per le sue affermazioni. Quindi spiega che «la mafia ha tutto l’interesse a mantenere in vita le sue vittime. Le sfrutta, le umilia, le spreme, ma le uccide solo se è necessario per ribadire il suo dominio nel territorio. Senza vittime, senza pizzo e senza corruzione come farebbe infatti a prosperare?». Invece, prosegue, «la finanza internazionale non si fa di questi problemi. Le sue vittime, gli Stati, possono deperire e anche morire. Gli imprenditori possono suicidarsi come in Grecia e in Italia. Spolpato uno Stato si spostano nel successivo. Questo è il senso delle mie parole di ieri a Palermo. Honi soit qui mal y pense».