Sopralluogo al Cansalamone: si torna sui luoghi del “delitto” ma la Regione non ricorda il 2018
SCIACCA. Il numero uno della Protezione civile regionale Salvo Cocina questa mattina a Sciacca insieme al responsabile del Genio civile di Agrigento Rino La Mendola ed altre autorità regionali in materia di emergenze idrogeologiche.
Un sopralluogo ordinato dal presidente della Regione Nello Musumeci per verificare la situazione dopo il violento nubifragio dei giorni scorsi accompagnato da gravissimi danni. Cocina ha detto che si devono fare verifiche e valutazioni e non ha saputo in questa fase dare notizie sulla soluzione del problema. Eppure la Regione sa bene, dopo un analogo sopralluogo nel 2018, quando insieme al presidente Musumeci c’era il precedente capo della Protezione civile regionale Rosario Foti, qual’è la criticità che riguarda la zona Cansalamone.
Cocina ha detto che deve farsi un’idea della situazione. Gli è stato poi chiesto dei 6 milioni di finanziamento regionale disponibili già nel 2018 e lavori di sistemazione del torrente di cui oggi non si sa nulla. Il dirigente regionale ha detto che si deve fare una verifica, dando l’impressione di non sapere nulla di ciò che è successo nel 2018 e della situazione specifica di tre anni fa e degli impegni assunto in quella occasione dallo stesso dipartimento regionale e dal governo regionale. Ed ha riferito, infine, che si faranno intervento “nei limiti – ha detto – delle risorse disponibili”. Cocina vuole forse capire con i propri occhi per potere fare valutazioni più precise.
“Una scena già vista – commenta il sindaco Francesca Valenti – 3 anni fa su questi stessi luoghi si è chiarito tutto sulle cose da fare e la Regione aveva preso impegni. Oggi sembra che si ricomincia daccapo”.
Di immediati lavori di messa in sicurezza dell’alveo (ripulito comunque alcuni mesi fa) ha invece parlato il Genio civile.