SOPPRESSIONE TRATTE AUTOLINEE GALLO, LETTERA DI “PROGETTO GIOVANI”

Sulla vicenda relativa alla soppressione delle tratte dell’autolinee Gallo, il presidente di “Progetto Giovani”, Massimo Busonera, interviene con un a lettera inviata alla nostra redazione. Lettera che pubblichiamo

La decisione delle “Autolinee Gallo” di togliere alcune corse o dirottarle nei centri viciniori ha suscitato immancabilmente malumori tra coloro che giornalmente utilizzano gli autobus per spostarsi e raggiungere la città capoluogo della Sicilia. La drastica e ingiustificabile scelta della ditta “Gallo” lascia l’amaro in bocca e utenti sempre di più inviperiti, essendo ormai consolidata la decisione dell’azienda di “tagliare” alcune tratte in barba alle esigenze del trasporto pubblico e lasciare sempre più frequentemente i passeggeri “a piedi”.

Una ulteriore penalizzazione che si aggiunge ad altri gravi e ben noti disagi cui sono costretti i pendolari di questo comprensorio. Nel momento in cui sia a causa della “spending review”, sia per il maturare di una necessaria esigenza e per il maturare di una più sentita coscienza ecologica, gli utenti di queste autolinee aumentano sempre di più, la risposta “non può e non deve essere quella di ridurre le corse”.

Gli amministratori locali si sono mostrati sensibili alle sempre più accorate richieste scrivendo e riscrivendo inutili lettere e chiedendo vani incontri alla stessa ditta affinchè questo interminabile calvario si potesse risolvere definitivamente, ma tutto ciò non è valso a nulla. Sarà il caso di ricordare, a chi di competenza, che queste aziende percepiscono contributi Regionali? Sarà il caso di ricordare che il Presidente della Regione Rosario Crocetta può e deve intervenire per sanare definitivamente la problematica? Ci auguriamo, che lo stesso Presidente, intimi la “smonopolizzazione” delle assurde autonome decisioni, in considerazione dei contributi che la stessa Regione versa a questa azienda, e soprattutto per il già grave disagio che vive lo stesso comprensorio. Ai posteri l’ardua sentenza!

Sciacca, 17 febbraio 2013. f.to Massimo Busonera

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