Smaltimento rifiuti senza autorizzazione, due assoluzioni
SCIACCA. Si è concluso con l’assoluzione il processo a carico dei due titolari di ditte operanti nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti, imputati perché avrebbero effettuato attività di smaltimento di rifiuti non pericolosi in mancanza dell’autorizzazione, scaricando i prodotti della lavorazione del pesce all’interno di un cassone scarrabile posato nei pressi dello spiazzo del Cansalamone.
Il Giudice Monocratico del Tribunale di Sciacca, Dino Toscano, ha assolto il trentaduenne saccense Calogero Di Leo, difeso dall’avvocato Filippo Marciante, e il settantunenne Giorgio Parisi difeso dall’avvocato Giuseppa Rampulla del Foro di Catania, dal reato a loro ascritto “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”.
Alla conclusione del dibattimento, in cui sono stati sentiti tra gli altri, i testi dell’accusa ed anche i due consulenti tecnici delle ditte, ingegneri Mazzuca e Pavone, i difensori Marciante per Di Leo e Rampulla per Parisi, hanno chiesto l’assoluzione dei loro assistiti essendo emerso nel processo come l’attività da loro svolta non era assoggettata al regime delle autorizzazioni perché non si trattava di rifiuti ma di sottoprodotti di originale animale e quindi non vi era reato penale, associandosi così alla richiesta di assoluzione anche il PM.
Il Giudice Monocratico ha, quindi, assolto i due imprenditori e dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Gaspare Di Leo per intervenuta morte dello stesso.